Per una serie come la NASCAR che guarda al passato, sembra incredibile che pensi al futuro. Eppure, anche la categoria più tradizionalista del panorama motoristico ha bisogno di innovare. E lo fa attraverso un nuovo concetto di vettura, la NASCAR 7th Gen.
Con questa sigla s’intende la settima generazione della vettura che correrà nella Cup Series, a partire dal 2021. Nei giorni scorsi la NASCAR ha collaudato un prototipo sul tracciato ovale dell’ISM Raceway, a pochi passi da Phoenix. Joey Logano ha disputato varie sessioni di collaudo spalmate su due giorni, dando le sue impressioni. La vettura era già stata collaudata a ottobre a Richmond, in Virginia, guidata da Austin Dillon.
Le impressioni di Logano sono state positive. Secondo il campione 2018, la nuova vettura è divertente e impegnativa, e garantirà gare spettacolari. Il verdetto finale a questo proposito lo darà la pista, naturalmente, tuttavia è innegabile che la 7th Gen rappresenti una rivoluzione nella filosofia sportiva della NASCAR.
Innanzitutto, cerca di riportare questo tipo di gare alle origini. Steve Phelps, presidente della NASCAR, ha dichiarato al momento di presentare il progetto che il suo scopo è di riportare la parola “stock”, cioé “di fabbrica”, nelle gare di stock car. Infatti, se guardiamo bene le foto, la somiglianza con una vettura stradale vitaminizzata è evidente. A questo scopo serve anche l’adozione dei cerchi da 18 pollici. Si tratta di un cambiamento epocale per la categoria, da sempre affezionata ai cerchi in acciaio da 13 pollici. Le appendici aerodinamiche in carbonio e gli scarichi ai lati sono altri elementi “stock” della nuova vettura, che aggiungono fascino e prestazione.
Altra novità è che avrà alcune parti in comune. Oggi, il telaio può essere prodotto da ogni team o acquistato da altri, ma con questo nuovo progetto si potrebbe arrivare ad una mono fornitura. Lo scopo è di rendere la gestione della macchina meno onerosa, e quindi più profittevole per i concorrenti. Pare siano già in tre i produttori interessati alla cosa, tra cui il Joe Gibbs Racing.
Novità anche sul fronte del motore. Per il primo anno di attività, la 7th Gen adotterà ancora gli attuali V8 da 5.7 litri ad aste e bilanceri, dopodiché si cambia. E qui, potrebbe esserci un’altra sorpresa: la NASCAR del futuro potrebbe infatti essere ibrida. Tuttavia, Phelps precisa che non sarà un sistema tradizionale, e quindi nessuna modalità “full electric”. Più probabile che si tratti di un recupero di energia stile KERS, anche se non si sa ancora quanto sarà utile il sistema sugli ovali, dove non ci sono staccate. Il motore termico, assicura Phelps, avrà un suono molto simile a quelli attuali, dunque si proseguirà con i V8 aspirati. Niente V6 o turbocompressori, insomma.
Il motore nuovo verrà introdotto nel 2022, o più probabilmente nel 2023. La NASCAR, infatti, potrebbe osservare la IndyCar per vedere come se la cava l’ibrido sui catini, prima di decidere di adottarlo. Sperando, nel frattempo, che attiri l’interesse di altri costruttori. In fondo, è per questo che è nata la 7th Gen…