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Camilleri: “Basta porte girevoli”

Una stagione da dimenticare per la Ferrari. I problemi sono tanti ma il tutto può essere sintetizzato come “progetto sbagliato”. La SF1000 ha messo in luce tutti i problemi che la rossa era riuscita a mascherare grazie al super motore della scorsa stagione.

Senza il motore, la Ferrari è una macchina completamente da riprogettare. Sul momento di crisi della scuderia di Maranello, ha voluto esprimersi l’amministratore delegato della Ferrari, Louis Camilleri facendo chiarezza sul futuro della scuderia.

Le parole di Camilleri

Intervistato dal New York Times, l’a.d della Ferrari ha espresso il suo pensiero sul momento del cavallino rampante e sul futuro del team principal Mattia Binotto:”Ho piena fiducia in Mattia Binotto e la sua squadra. I risultati non stanno lì a confermare quello che sto dicendo, ma queste cose richiedono tempo”.

Una dimostrazione di fiducia nei confronti di Binotto nonostante i pessimi risultati dalla rossa. Due solo podi in sette gare e quinto posto nel mondiale costruttori alle spalle di Racing Point e McLaren.

“Purtroppo in passato c’era un po’ un’atmosfera da ‘porta girevole’ e sto mettendo fine a questo”. Dichiarazioni che chiariscono definitivamente la filosofia della Ferrari. Evitare di puntare il dito e provare a sistemare le cose con l’aiuto di tutti. E’ dalla stabilità e dalla fiducia che nascono le grandi scuderie e i grandi cicli che la Ferrari aspetta però da troppo tempo:“Se si guarda al periodo di vittorie dei campionati della Red Bull, e della Mercedes oggi, oltre al talento, una delle cose fondamentali che avevano era la stabilità, e questo è qualcosa che francamente è mancato al nostro team”.

L’amministratore delegato ha espresso anche il suo pensiero riguardo all’addio del quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel :“Non è stato facile ma ci abbiamo pensato, come si può immaginare, molto. Sebastian ha aggiunto molto valore alla Ferrari, ma alla fine abbiamo dovuto decidere in termini di futuro a lungo termine”.

Queste le parole di Camilleri al New York Times. Vedremo se il tempo premierà questa nuova politica in casa Ferrari e se il cavallino rampante tornerà a dominare la Formula Uno.