Una sfortunata Italia pareggia zero a zero con la Polonia e strappa un punto prezioso. Con questo pari infatti la nazionale si mantiene prima nel girone da sola. Decisiva la partita di mercoledì a Bergamo con l’Olanda. Una vittoria ci proietterebbe alla fase finale della Nations League.
Il primo tempo
Mancini presenta una nazionale abbastanza rivoluzionata rispetto alle indicazioni della vigilia. Nel quartetto difensivo davanti a Donnarumma innanzitutto Acerbi sostituisce Chiellini e fa coppia con Bonucci. Emerson e Florenzi agiscono come terzini. Nel consueto centrocampo a tre Barella vince il ballottaggio con Locatelli e si affianca a Jorginho e Verratti. La novità più grande però Mancini la presenta nel tridente: Pellegrini esterno sinistro. Il romanista ha il compito di accentrarsi e stringere il campo in appoggio a Belotti, con Chiesa largo a destra. Immobile va in panchina. Numerose novità anche nei padroni di casa. Lewandowski, in dubbio fino all’ultimo, parte titolare con Milik e Piatek in panchina. Szczesny perde il ballottaggio con Fabianski. A centrocampo all’esperto Krychowiak vengono affidati i compiti di interdizione e regia. In difesa Glik guida la linea difensiva con l'”italiano” Bereszinsky sulla sinistra. Anche a causa del campo insidioso, la manovra degli azzurri appare molto meno fluida. Ne approfitta la Polonia che si appoggia agli errori dell’Italia e riparte in contropiede. Gli uomini di Mancini hanno però la palla del vantaggio al minuto undici, ma Chiesa calcia incredibilmente alto da pochi metri su invito di Belotti. Cinque minuti più tardi una bella ripartenza dei polacchi e salvata all’ultimo istante da una scivolata di Emerson. Il primo tempo non porta in dote altre occasioni e si va dunque al riposo in parità.
Il secondo tempo
La ripresa riparte con lo stesso copione. L’Italia che fa la partita e la Polonia che punge in contropiede. Occasioni nitide da goal ce ne sono poche. Molti i fraseggi degli azzurri (Verratti il più ispirato) ma poche le conclusioni a rete. Di contro, Donnarumma deve impegnarsi su un pericoloso tiro di Moder. Tra gli uomini di Mancini il più pericoloso è Emerson Palmieri che va vicino al vantaggio con una bella girata di testa, di poco a lato. Brzeczek manda in campo Milik in appoggio a Lewandowski, Mancini getta nella mischia Kean, Berardi, Caputo e Locatelli. Nulla cambia. Le occasioni finali sono per uno stanchissimo Barella e per la nuova punta del PSG che peccano però in precisione. Ed è quindi la Polonia ad andare ad un passo dalla rete della beffa. Acerbi salva in extremis su un tiro a botta sicura di Linetty a pochi passi da Donnarumma. Al fischio finale l’Italia può tornare a casa soddisfatta. Mercoledì il match point con l’Olanda. Gli azzurri sanno che non sono ammessi passi falsi.
Il tabellino
Polonia (4-2-3-1): Fabianski; Kedziora, Glik, Walukiewicz, Bereszynski; Krychowiak, Moder; Szymanski (15′ st Grosicki), Klich (25′ st Milik), Jozwiak (37′ st Karbownik); Lewandowski (36′ st Linetty). All.: Brzeczek
Italia (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Acerbi, Emerson; Verratti, Jorginho, Barella (34′ st Locatelli); Chiesa (25′ st Kean), Belotti (37′ st Caputo), Pellegrini (37′ st Berardi). All.: Mancini
Arbitro: Sanchez Martinez
Ammoniti: Bereszynski, Kedziora (P), Belotti, Acerbi (I)