Il caso dei tamponi porta di nuovo al centro delle scene la Lazio. Lo scorso novembre a Formello si era scatenato il putiferio. La società biancoceleste accusata di aver fatto giocare alcuni positivi. I giocatori avevano effettuato i tamponi alla clinica Paideia ed erano risultati negativi per questo erano scesi in campo. La Lazio doveva poi partire per le sfide di Champions e perciò si è dovuto procedere con un nuovo giro di tamponi che ha evidenziato la positività di alcuni. La Procura sta ancora indagando su quanto accaduto. Il Presidente Claudio Lotito verrà ascoltato nuovamente della autorità.
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Lazio – tamponi: come andrà a finire?
Al momento nessuno ha una risposta precisa da dare. La Lazio continua a fornire e ribadire la propria versione e cioè che nulla è stato fatto illegalmente o eludendo le regole. La Procura però non è ancora pronta a chiudere il caso. Mancherebbero infatti le comunicazioni scritte all’Asl per segnalare i positivi, comunicazioni che la società aveva dato telefonicamente. Inoltre i giocatori “osservati speciali” avrebbero svolto regolarmente gli allenamenti. Per questi motivi la posizione del club biancoceleste si aggrava di nuovo. La pena potrebbero essere 1-2 punti di penalizzazione in classifica. Lotito per far sì che ciò non accada, ha richiesto di essere ascoltato nuovamente dalla Procura. Il colloquio dovrebbe svolgersi fra martedì e mercoledì 16 e 17 febbraio 2021.
Secondo quanto riporta “Il Messaggero”, ieri l’avvocato della Lazio Gian Michele Gentile, ha dichiarato: “Ci contestano anche l’allenamento di Immobile risultato positivo prima della partita con la Juventus e anche quello di Djavan Anderson, che era stato convocato ma non ha giocato. Patteggiamento prima di un eventuale processo? Stiamo ancora discutendo con la Procura, ma noi riteniamo tutto infondato”. Il numero uno della Lazio non vuole penalizzare la propria squadra e anzi desidera dimostrare la tesi che porta avanti da novembre. L’incongruenza dei risultati dei tamponi. Lotito è pronto a un patteggiamento e come minimo risultato, punta ad ottenere l’inibizione e una maxi-multa. Facendo così non potrebbe più essere rieletto nel consiglio federale. Si attendono ulteriori sviluppi sulla faccenda Lazio – tamponi.