Buongiorno, e benvenuti al nostro consueto appuntamento con le notizie più importanti del mondo delle ruote coperte a stelle e strisce. In questo episodio daremo un’occhiata al weekend di Daytona, dove oltre alla NASCAR Cup Series hanno corso anche le categorie XFinity e Truck, le quali hanno regalato finali spettacolari. Inoltre, vi daremo alcune dritte sui diritti TV e su una griglia di partenza che potrebbe espandersi nelle prossime stagioni. Let’s go racing!
Chi ha vinto la gara della NASCAR XFinity a Daytona?
Nella serie cadetta della NASCAR, Austin Cindric ha ripreso da dove aveva lasciato. Il pilota Penske, campione in carica e prossimo alla promozione nella serie maggiore, ha battuto Brett Moffitt e Harrison Burton in overtime, conquistando la prima gara della stagione. Come nella Cup, anche la gara XFinity è stata ad eliminazione, con solo 22 delle 40 vetture partenti che hanno visto il traguardo. Si sono contate ben 9 caution per 45 giri, inclusa una bandiera rossa.
Arrivo in Overtime anche per la Truck Series, nella gara di 250 miglia del venerdì sera. Ben Rhodes supera Cory Roper all’ultimo passaggio, così come Jordan Anderson. Il pilota team manager poi passa all’attacco di Rhodes, ma arriva troppo tardi. Ben è alla sua quarta vittoria in carriera nella serie, ed è la prima per il suo team ThorSport dopo la decisione di mollare Ford e tornare con Toyota. Anche qui, assistiamo ad una gara ad eliminazione, con ben dieci bandiere gialle!
Nuovi proseliti per Toyota?
Dopo il weekend della Daytona 500, David Wilson, responsabile del programma NASCAR di Toyota, ha raccontato a Motorsport.com di avere ricevuto messaggi da alcuni team interessati ad approdare nella serie. Wilson non ha fornito dettagli su queste squadre, limitandosi a dire che provengono da altri mondi e che dispongono di un buon budget. Inoltre, ha aggiunto che queste formazioni sono attratte dalla Next Gen Car, che grazie a molte parti “in comune”, promette di abbassare i costi.
Next Gen Car, un futuro (in parte) elettrizzante
Questa è una buona notizia non solo per la NASCAR, ma anche e soprattutto per Toyota. La casa nipponica è la meno rappresentata, con il solo Joe Gibbs Racing a tenerne alta la bandiera in pista. Quest’anno si è aggiunto il 23XI Racing, fondato da Michael Jordan e Denny Hamlin, ma schiera una sola vettura, ed il Gaunt Brothers Racing è poco più di un’impresa a conduzione familiare.
La NASCAR a Daytona? Questione di tempi TV, che sia Cup, XFinity o altro
Torniamo alla Daytona 500. Come vi abbiamo raccontato nella cronaca, la gara ha subito un lunghissimo rinvio a causa della pioggia, ben oltre le cinque ore. Alla fine la gara è ripresa, ma la pazienza non è infinita, e prima o poi bisogna pure andare a dormire! Fino a quando avrebbero aspettato prima di rimandare tutto a lunedì?
Daytona 500: McDowell re della lunga notte della domenica sera
Adam Stern, giornalista dello Sport Business Journal, ci da un indizio. Secondo Stern, la NASCAR ha un accordo con le reti TV, le quali fissano un orario limite entro il quale la diretta deve rientrare. Ciò influisce sull’organizzazione della gara, come ad esempio i tempi per asciugare la pista. Lo scopo è accontentare tutti: la NASCAR cerca di evitare i rinvii per motivi economici, mentre le televisioni cercano di trasmettere alla fascia oraria più favorevole per gli ascolti.
Prima di chiudere, mandiamo un grandissimo augurio all’ex telecronista Bob Jenkins, al quale è stato purtroppo diagnosticato un tumore al cervello. Keep Fighting!