Bastianini, Martin e Marini e la MotoGP. Questi infatti, seguendo rigorosamente l’ordine d’arrivo della prima gara del 2021, sono i tre rookies della stagione. Accasandosi in blocco nel “Team” Ducati hanno alimentato inconsapevolmente l’interesse su di loro. In un campionato con un alto tasso di competitività come quello attuale gli esordienti rischierebbero di finire nel dimenticatoio. La possibilità di partecipare ad un campionato nel campionato, che mantiene curiosamente come “regola” il motore monomarca stile Moto2, aggiunge un po’ di pepe alla loro stagione. Il premio Rookie dell’anno 2021 assumerà quindi un nuovo e rinnovato fascino. In vista di “gara 2” del prossimo fine settimana diamo un attimo uno sguardo alle prime impressioni dei tre giovani piloti.
Bastianini: “Ho provato a spingere ma ero stanco”
Partiamo dal migliore dei 3, quell’Enea Bastianini campione Moto2 in carica. Il pilota del team Esponsorama si prende subito la vetta della Rookies Cup con una grande prestazione. Enea aveva già dimostrato dal sabato di poter far bene in Qatar quando solo nell’ultimo giro a sua disposizione Nakagami del team LCR Honda gli aveva sbarrato l’accesso al Q2. Relegato in 13ma posizione in griglia Bastianini ha messo su una gara pulita e costante tagliando il traguardo al 10mo posto, 2° miglior italiano dopo Bagnaia. È vero che la Ducati in Qatar ha dimostrato di essere tra i mezzi migliori ma è anche vero che il pilota ufficiale Miller gli è arrivato appena davanti in 9° posizione. In più considerato che i suoi avversari hanno terminato il GP alle sue spalle è anche vero che di Ducati se n’è anche messe un paio in coda. “A dire il vero non sono partito bene e i primi tre giri con gomma nuova sono stati un mezzo disastro; anche questo mi sarà d’insegnamento. Dopo i primi giri ho iniziato a girare su tempi buoni e piano piano sono arrivato fino alla 10ma posizione. Negli ultimi giri ero vicino al settimo posto, ho provato a spingere ma ero veramente stanco”.
Martin: “Pensavo di superarne 3/4, non 10!”
Al secondo posto della speciale classifica degli esordienti troviamo Jorge Martin, il compagno di squadra di Zarco al box Pramac. Anche lui la scorsa stagione ha disputato un ottimo campionato di Moto2 chiudendo al 5° posto generale. Bisogna però sottolineare come abbia però saltato 3 gare per covid e chiudendo a soli 45 punti dalla vetta, senza l’infortunio, si sarebbe potuto giocare il titolo fino all’ultima gara con Bastianini. Lo spagnolo è quindi a pieno titolo approdato in quello dei due team satellite Ducati che dovrebbe garantire ai piloti la competitività maggiore. La possibilità di girare con una moto più evoluta di quella dei suoi avversari lo mette sicuramente in una posizione di vantaggio. Martin questa potenzialità della moto l’ha già messa in mostra balzando dal 14° posto in griglia al 4° in una solo curva alla partenza. Piano piano è stato però risucchiato dal gruppo chiudendo alla fine con una buona 15ma posizione. Jorge ha sottolineato questo andamento particolare della sua gara ai microfoni dei giornalisti: “Sapevo di poter andare bene in gara. Già dalle prove confrontando i miei tentativi di partenza con gli altri Ducati ero fiducioso sotto questo aspetto. Pensavo di superarne 3/4, non 10! Alla fine l’ho pagato ma all’inizio mi sentivo davvero a mio agio. Tutto sommato penso che arrivare 15mo e fare un punto non sia un brutto risultato. Sono contento del mio lavoro e di come ho guidato”.
Marini: “Ho faticato in tutte le curve”
Appena dietro Martin nella classifica finale del GP del Qatar troviamo Luca Marini. Il fratellastro di Valentino Rossi chiude la prima gara in MotoGP in 16ma posizione. Pur terminando il mondiale Moto2 dello scorso anno alle spalle dell’attuale compagno di box Bastianini, forse Luca era dei tre quello con più occhi puntati addosso. La parentela così stretta con uno dei piloti più vincenti della storia del motomondiale, per dipiù suo attuale avversario, non poteva che giocare in questo senso. Luca ha concluso alla fine un buon primo weekend di MotoGP mettendo anche lui in mostra ottime potenzialità. Essere il fratello di Valentino, forse, può paradossalmente giocare a suo svantaggio nelle valutazioni fatte dagli esperti. Luca però ha sempre dimostrato, oltre di essere un gran pilota, di essere un ragazzo estremamente intelligente. Ancora una volta dalle sue parole vengono fuori questi aspetti del suo carattere così attento, riservato e professionale. “Sinceramente non sono felicissimo della mia gara vista la posizione d’arrivo. Il ritmo in particolare mi ha deluso perché mi aspettavo di essere molto più veloce. Ho faticato molto. Soprattutto il grip mi ha messo in difficoltà: rispetto alle prove mi è mancato ad ogni curva e faticavo a frenare la moto in fase d’ingresso; anche a metà non riuscivo a rifare subito velocità. Ho faticato in tutte le curve, nessuna più delle altre”. Sulla prima gara contro il fratello maggiore conclude: “in partenza mi ero quasi dimenticato che ci fosse anche lui sulla mia stessa griglia. Ero davvero molto concentrato sulla mia gara. Alla fine comunque è una grandissima emozione pensare di aver corso per la prima volta in MotoGP”.
La battaglia alla Rookies cup 2021 è aperta. Bastianini, Martin o Marini, chi sarà il miglior esordiente in MotoGP?