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ACI Monza Rally secondo Franco Morbidelli

Dalla MotoGP al WRC il passo è breve. Almeno deve averla pensata così Franco Morbidelli, che lo scorso weekend ha partecipato all’ACI Monza Rally. La corsa brianzola, quest’anno, è passata dalla solita passerella di star ad essere la prova conclusiva del mondiale, è stata l’ultima sfida per il pilota romano, reduce da una stagione MotoGP conclusa al secondo posto. In questo articolo, vi raccontiamo la sua gara, caratterizzata da momenti difficili ma affrontati a testa alta.

ACI Monza Rally, come si è preparato Morbidelli?

L’avventura del “Morbido” è cominciata il lunedì precedente alla gara, a Verona. In quella occasione, l’alfiere Yamaha Petronas ha provato la vettura con cui avrebbe corso il rally, una Hyundai i20 R5. La vettura è del team Withu Racing, supportata da Hyundai Italia. E’ la stessa squadra che quest’anno ha schierato Umberto Scandola per l’intera stagione mondiale, nella classe WRC3. E’ stato proprio Scandola a fare da istruttore a “Franky”, mostrandogli i trucchi del mestiere.

Oltre alla macchina, il team ha messo a disposizione a Franco un equipaggio al top. A leggere le note al romano ci ha pensato Simone Scattolin, navigatore professionista di lungo corso.

Ma quali sono state le prime impressioni di Morbidelli? “Correre il Monza Rally è come finire nella tana delle tigri“, ha detto in un’intervista a GPOne. “Qua ci sono piloti velocissimi, verso cui ho grande ammirazione. Sono emozionato di prendere parte alla gara e al tempo stesso consapevole che sarà difficilissimo, come quando ho debuttato in Moto2. Io cercherò di metterci il massimo impegno per offrire una bella prestazione“.

Una gara impegnativa

E poi, è sopraggiunto il fine settimana della gara. Per l’occasione, gli organizzatori hanno modificato il percorso, per renderlo più “da mondiale”. Oltre ai consueti giri sull’Autodromo, il percorso di gara ha compreso tappe sulle valli bergamasche, protagoniste soprattutto nella giornata di sabato. La distanza totale è di 512 Km, di cui 239 di prove speciali.

Fin dal primo giorno, il giovedì, le condizioni meteo hanno anticipato quella che sarebbe stata un’avventura. La pioggia ad intermittenza, che sulle vallate si è tramutata in neve abbondante, hanno reso difficilissime le condizioni dei percorsi, e hanno richiesto agli equipaggi molta attenzione.

Al termine della giornata di venerdì, dopo quattro speciali disputate, Morbidelli è classificato in 59esima posizione, a quasi cinque minuti di distacco dal leader provvisorio Esapekka Lappi. “Sono qua per imparare, crescere e capire“, ha detto, “So che sarà complicato questo fine settimana, ma questa è l’occasione giusta per avvicinarsi al mondo dei rally e non potevo desiderare di meglio“.

Al termine di un venerdì molto convincente, in cui ha mostrato costanza, Morbidelli ha affrontato la prova del nove il sabato. Sulle speciali di altura la neve fresca depositata sull’asfalto ha mandato in manicomio gli specialisti del mondiale. Ne sa qualcosa Elfyn Evans, leader del campionato, che ha buttato via un titolo quasi vinto proprio a causa del manto bianco!

Le condizioni dell’asfalto hanno tradito anche il “Morbido”, che durante una speciale, ha urtato un muretto. L’impatto è stato così forte da aprire il braccetto di una sospensione, con conseguente distacco di una ruota. Il ritiro, a quel punto, è stato inevitabile.

La strada era innevata con una sola linea da seguire“, ha detto. “Purtroppo, durante il trasferimento, mi sono rilassato un attimo, andando a toccare contro il muro e piegando un braccetto. Qua l’errore lo paghi molto caro“.

Grazie al Super Rally, Morbidelli è rientrato per la giornata conclusiva. Al termine di una gara impegnativa, il romano ha concluso al 61esimo posto, nella giornata che ha visto Sebastien Ogier incoronato re del WRC per la settima volta in carriera.

La valutazione del maestro

Al termine di un ACI Monza Rally avventuroso, per Franco Morbidelli è tempo della pagella. L’allievo è stato bravo? Ha il potenziale per fare risultato? La risposta ce la da Umberto Scandola, istruttore per un giorno del romano di Tavullia.

E’ stato bravissimo“, non usa mezzi termini il veronese ex campione CIR. “Mi ha colpito la sua velocità di apprendimento. Pensavo avesse bisogno di più tempo, invece fin da subito è entrato in sintonia con la macchina. Che dire, tanto di cappello, perché mi ha stupito“.

Valutazione positiva anche dal navigatore, Simone Scattolin. “Sta andando meglio di quanto mi aspettassi. In tanti anni che faccio il navigatore non ricordo delle condizioni così critiche, ma Franco si sta difendendo al meglio, mostrando molta intelligenza. Ovvio che poi, nei rally, serve fare il maggior numero di chilometri per imparare e crescere, ma di sicuro è sulla giusta strada. Sono convinto si stia divertendo“.