Nemmeno il tempo di riprendere che il campionato peruviano è stato subito bloccato per l’emergenza coronavirus. Com’è avvenuto in tutto il mondo, negli scorsi mesi erano state fermate tutte le attività agonistiche per l’epidemia di Covid-19. Dopo una lunga attesa, anche in Perù era stato dato il via libera alla ripartenza del calcio, ma dopo appena una partita le autorità locali hanno diramato un comunicato ufficiale nel quale hanno annunciato il secondo stop al torneo.
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Il torneo era ripartito dalla settima giornata. Il nuovo debutto aveva visto scendere in campo per prime Universitario e Cantolao allo stadio Nacional di Lima, con risultato finale di 0-0. A poche ore dal fischio finale dell’arbitro è arrivata la comunicazione dell’Istituto peruviano dello sport (IPD) che ha sancito un’altra sospensione della manifestazione calcistica. Nel testo diramato dall’ente si legge che questa decisione è stata presa perché sono stati riscontrati «rischi per la salute e la sicurezza». Dunque, non si giocheranno le restanti gare del settimo turno e nemmeno quelle successive.
Il blocco del campionato peruviano è arrivato perché è stata riscontrata la positività al coronavirus di alcuni calciatori dell’Universitario. Dunque, per evitare una rapida diffusione del contagio fra gli atleti e gli addetti ai lavori, le istituzioni del Paese sudamericano hanno preferito fermare nuovamente tutto. Per adesso non è stato comunicato se e quando il calcio professionistico potrà tornare in campo.
Stop al campionato peruviano: assembramento di tifosi nei pressi dello stadio Nacional
Oltre ai contagi da Covid-19 rilevati su alcuni tesserati dell’Universitario, c’è un’altra ragione che ha spinto l’IPD, in pieno accordo con il governo, a sancire la seconda sospensione per il campionato peruviano. Infatti durante il match tra Club Universitario de Portes e Academia Deportiva Cantolao, nonostante la gara fosse a porte chiuse, un nutrito gruppo di tifosi della squadra di casa si è riunito all’esterno dell’impianto sportivo.
I sostenitori della formazione di Lima si sono ritrovati nei pressi dello stadio Nacional per festeggiare insieme – e senza seguire alcuna norma di sicurezza anti contagio da coronavirus – per celebrare il 96° anniversario dalla fondazione della loro squadra del cuore. Le forze dell’ordine sono immediatamente intervenute e hanno arrestato otto persone per non aver rispettato le regole varate dall’esecutivo per contrastare l’epidemia da Covid-19.
D’altronde, il neo-primo ministro del governo di Lima, Walter Martos, aveva avvisato tutti i tifosi che, se si fosse verificata la violazione del distanziamento sociale, avrebbe immediatamente bloccato il campionato peruviano, e così è stato. In questi ultimi giorni, stando soprattutto al bilancio di venerdì 8 agosto, il Perù è risultato il terzo Paese dell’America meridionale più colpito dalla pandemia con 8.466 nuovi contagi e 255 vittime nel giro di 24 ore.