L’anno scorso c’era il Porto, ora c’è il Villarreal per la Juventus. Andata in Spagna il 22 febbraio, ritorno a Torino in data 16 marzo. Una spagnola dunque per i bianconeri, ma non una squadra qualunque: parliamo infatti della detentrice dell’Europa League 20-21, il primo trofeo vinto dal club spagnolo. Occhio dunque a non sottovalutare la banda di Emery, tecnico capace di vincere per ben quattro volte l’Europa League.
Come gioca il Villarreal?
Il Submarino amarillo di Una Emery si schiera solitamente con il 4-4-2 in modo che la squadra possa garantire grande intensità nelle zone nevralgiche, ma anche freschezza e velocità sugli esterni. Una squadra esperta e con valori tecnici importanti. Parliamo di una squadra che sa alzare i ritmi a proprio piacimento, un dato da tenere in seria considerazione sul terreno europeo e che la Juventus deve temere. Le difficoltà dei bianconeri nascono quando le squadre avversarie aumentano il proprio motore di gioco. Un rivale preoccupante, si prospetta dunque una gara ostica per la Vecchia Signora.
Una squadra dai due volti
Il Villarreal sta disputando una stagione dai due volti: singhiozzante in Spagna, continua in Europa. La squadra di Emery al momento sta occupando la tredicesima posizione nel campionato spagnolo (4 V, 7 P, 5 S, 19 punti conquistati). La squadra sta segnando poco, solo 18 reti subite, una statistica addirittura peggiore di quella della Juventus. Sono diciassette invece le reti subite in campionato. La sterilità offensiva trova conferma nelle statistiche degli attaccanti.
- Danjuma: cinque reti, capocannoniere della squadra
- Trigueros: tre reti
- Gerard Moreno: due reti
In Europa la squadra ha avuto un rendimento migliore sotto molti punti di vista. La qualificazione è arrivata all’ultima giornata e a farne le spese è stata l’Atalanta. La rosa però ha segnato di più, dodici gol. Tutte queste reti sono arrivate da dentro l’area di rigore: difficilmente gli spagnoli provano tiri da fuori (solo 15 tentati). Più fragile rispetto al campionato la fase difensiva, con il Submarino amarillo che ha subito nove gol e che ha tenuto la porta inviolata solo una volta. L’estremo difensore Rulli ha tenuto la porta inviolata solo una volta contro lo Young Boys alla quarta giornata.
- Danjuma: quattro reti, capocannoniere della squadra
- Capoue: due reti
C’è il Villarreal, c’è Parejo e non solo
In porta c’è l’argentino Sebastiano Rulli, estremo difensore di grande affidabilità. La linea a quattro di difesa solitamente è composta dai terzini Foyth e Alfonso Predaza e dalla coppia centrale Albiol-Pau Torres, uno dei pezzi pregiati della squadra.
Nel reparto di centrocampo c’è Parejo. Il trentaduenne centrocampista è il regista della squadra, il cervello che alza e abbassa a proprio piacimento i ritmi. Il compagno di reparto è Capoue, l’elemento che garantisce polmoni, fisico e intelligenza tattica. Sui binari esterni troviamo la tecnica sopraffina di Yeremi Pino e Moi Gomez; a loro è chiesta l’esplosività per far male dalle fasce. Il reparto offensivo è molto ampio: Emery può optare per Danjuma e Dia oppure per l’esperienza di Gerard Moreno e Paco Alcacer.
C’è il Villarreal, ma la stella è Pau Torres
Il difensore centrale è sicuramente il pezzo pregiato della squadra spagnola. Prodotto del vivaio del Submarino amarillo e tifoso dello stesso club, era allo stadio quando Riquelme sparò un rigore alle stelle nella semifinale della Champions League 2005-2006 contro l’Arsenal. Anni dopo era in campo a sollevare il primo storico trofeo del club, la UEFA Europa League 21-22 vinta ai calci di rigore contro il Manchester United, dove ha anche tirato uno dei rigori.
Centrale difensivo classe 97′, mancino educato e abile nell’impostazione dalle retrovie. Fisico straripante e abile nella marcatura, parliamo di un difensore completo, ma per la sua crescita è stata decisiva la partnership con un centrale di grande esperienza come Raul Albiol. In Spagna parlano di un interessamento del Real Madrid.