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Champions League, Bayern-Liverpool 1-3: Klopp da sballo in terra teutonica

Jurgen Klopp si presenta all’Allianz Arena come uno de quegli antichi conquistatori normanni intrepidi e sicuri di portare a casa l’obiettivo. D’altronde le precedenti 4 esperienze tedesche dell’ex Dortmund inneggiano alla totale fiducia e Salah e compagni entrano in campo con lo stesso spirito battagliero ed energico del proprio condottiero. Di contro, gli uomini di Kovac impostano una partita accorta, cercando di sfruttare le ficcanti ripartenze delle due ali Gnabry e Ribery, all’ultima gara in Champions, vista l’eliminazione, con il Bayern.

I primi 15 minuti del match vivono di un sostanziale equilibrio, con le squadre che badano più a non scoprirsi che a cercare di pungere le rispettive difese. Klopp deve subito rinunciare all’infortunato Henderson (distorsione alla caviglia) sostituito dall’ottimo Fabinho, mentre i padroni di casa cercano di innescare senza successo uno svogliato Lewandoski. La prima svolta dell’incontro, coincidente col vantaggio degli inglesi, avviene al minuto 26 con Manè che è bravissimo, dopo aver intercettato un lungo lancio di Van Dijk, a stoppare di esterno sinistro tagliando fuori Rafinha, sterzare nuovamente con l’esterno destro per saltare un imperfetto Neuer in uscita e depositare la sfera in rete con un morbido tocco sotto. Goal da urlo e Liverpool avanti su una autentica invenzione di uno dei suoi 3 folletti offensivi. A questo punto, in netta tendenza rispetto al solito, gli ospiti cominciano a traccheggiare ben sapendo che ora il Bayern avrebbe bisogno di due reti per passare il turno: l’esperimento tattico fallisce completamente, vuoi per le caratteristiche dei centrocampisti che non permettono un possesso palla ragionato, vuoi per l’orgoglio dei bavaresi, e la partita si riaccende tanto che al minuto 39 arriva il pari grazie ad un’autorete di Matip, che deposita la sfera alle spalle di Allison nel disperato tentativo di anticipare l’accorrente Lewandoski, ben servito dal pimpante Gnabry. 

Il fischio di Orsato (impeccabile la sua direzione) manda le squadre al riposo sull’1-1, risultato che qualificherebbe il Liverpool, forte anche del fatto che il Bayern lo abbia battuto solo una volta nella storia negli scontri diretti. E la ripresa conferma nettamente questo dato statistico: gli inglesi macinano calcio a tonnellate, annichilendo il centrocampo di Kovac ed esaltando la vena offensiva del tridente, con un Salah ispiratissimo che impegna subito Neuer con un destro dal limite. Incapace di abbozzare una minima reazione, il Bayern subisce il meritato goal dell’1-2 al 69’ quando Van Dijk stacca di testa sormontando Hummels e battendo imparabilmente il portiere tedesco. È la rete che chiude il discorso qualificazione, con i 20 minuti finali che servono solo a Manè per siglare la sua personale doppietta con un’inzuccata di testa su un cross da urlo di Salah, magico ad azionare il suo delicato esterno sinistro. Il triplice fischio manda il Bayern a casa e il Liverpool ai quarti. Sull’Europa tutta spira forte il vento di rivoluzione dell’indomito Jurgen Klopp.

TABELLINO

BAYERN MONACO – LIVERPOOL 1-3

BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, Süle, Hummels, Alaba; Martinez (28′ st Goretzka), Thiago; Gnabry, James (34′ st Sanches), Ribery (16′ st Coman); Lewandowski

Allenatore: Niko Kovac

LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; Arnold, Matip, van Dijk, Robertson; Milner (42′ st Lallana), Henderson (13′ Fabinho), Wijnaldum; Salah, Firmino (38′ st Origi), Mané

Allenatore: Jürgen Klopp

Marcatori: 26′ Manè, 39′ Matip (A), 59′ Van Dijk, 84′ Manè

Arbitro: Orsato

Ammoniti: Fabinho, Matip, Alcantara, Sanches, Robertson