― Advertisement ―

spot_img

Superbike, Mandalika: Toprak vince gara 2 ma è Bautista a festeggiare

Il mondiale Superbike assegna il titolo 2022 in gara 2 a Mandalika. Alvaro Bautista voleva festeggiarlo vincendo la manche, ma nulla può contro Toprak...
HomeMotoriMotoGpChristian Estrosi, l'orgoglio nizzardo

Christian Estrosi, l’orgoglio nizzardo

La città di Nizza, nel sud della Francia, è un’insospettabile patria di motociclisti. E’ la città che ha dato i natali a Fabio Quartararo, fresco di dominio nei GP di Spagna e di Andalusia MotoGP. Ma prima di lui c’è stato un altro pilota che ha dato lustro a questa località della Costa Azzurra, non troppo lontana dal confine di Ventimiglia. Christian Estrosi, oggi protagonista dell’arena politica, è stato uno dei piloti francesi più di spicco degli anni 70.

In questo articolo vi raccontiamo la carriera di Estrosi, in un’occasione speciale per lui. L’ex pilota, infatti, ha ricevuto dal comune di Nizza la medaglia della gioventù, ed ha ricevuto un regalo molto speciale: la Penrod con cui ha corso in 250 nel 1983.

Christian Estrosi, la carriera motociclistica

Nato il 1 luglio 1951, Christian Estrosi è figlio di immigrati italiani, appassionati di sport. Inizia a praticare lo sci, mostrando anche un certo talento. Poi, a 14 anni l’innamoramento con le due ruote, quando acquista la sua prima moto, una Kawasaki 350. Acquista la moto nella concessionaria di Alain Renouf, un’istituzione del motociclismo nizzardo. Tra i due nasce un’amicizia profonda, cosa che spinge il giovane Christian a tentare la carriera nel motociclismo agonistico.

Il 1974, però, è funestato dalla tragedia. Renouf muore in una giornata di test al Paul Ricard, in un terribile incidente al curvone di Signes. Renouf è molto di più di un amico per Estrosi: è il suo mentore, il suo maestro, un secondo padre. La morte di Alain spinge il giovane Christan quasi al ritiro, ma la passione per la moto, alla fine, vince sul lutto.

Nello stesso anno, Estrosi rileva l’officina di Renouf, e debutta nell’endurance. A bordo di una Kawasaki 1000 del team Cassegrain, Christian in coppia con Gilles Housson finisce secondo al Bol D’Or, disputatosi sullo stesso Paul Ricard che gli aveva portato via il suo maestro. Alla fine dell’anno, ottiene un quarto posto al Moto Journal 200, ma il risultato più notevole è il secondo posto alla 200 miglia di Magny Cours, dove arriva a poco distacco dal vincitore, un certo Barry Sheene.

Nel 1976, Christian Estrosi stacca un biglietto per l’America. E’ al via della Daytona 200, in sella ad una 750. La gara sul mitico tracciato della Florida è però avara di soddisfazioni per il nizzardo, che finisce solo 26esimo. Al rientro in Europa, ritorna al Moto Journal 200, dove finisce quarto. A Digione si toglie un’altra soddisfazione, terminando secondo alle spalle del leggendario Giacomo Agostini. Vince la gara del Trofeo FIM a Nogaro, su una Ducati, e debutta nel mondiale 500, al GP di Finlandia di Imatra.

Il 1977 segna il debutto mondiale di Estrosi “a tempo pieno”. Entra a far parte del team Marlboro-Mashe-Total, gestito dall’amico Pierre Coulon. S’iscrive nella 500, in sella ad una Suzuki, e nella 750. L’inaffidabilità del mezzo gli impedisce di ottenere risultati importanti nella mezzo litro, mentre nella “settemezzo” piazza un quarto posto a Nogaro.

Nel 1979 lascia la 500 per passare alla 250 ed alla 350, su una Kawasaki. Dopo un inizio promettente, problemi di affidabilità del mezzo lo mettono in difficoltà. Non va tanto meglio nel 1980, quando ritorna in 500 con una Suzuki. In quella stagione, infatti, raccoglie appena tre punti.

A partire dal 1981 si unisce alla Penrod, costruttore con cui terminerà la carriera. Il 1982 è la sua stagione migliore: finisce due volte quinto, e termina il campionato undicesimo con 23 punti. Il 1983 è il suo ultimo anno di gare: in quello stesso anno, infatti, decide di appendere il casco al chiodo, per iniziare una vita completamente nuova.

Christian Estrosi e Fabio Quartararo.

La carriera politica

Nel 1983, appena conclusa la sua ultima fatica da motociclista, Christian Estrosi entra nel consiglio comunale di Nizza. Ha inizio la sua carriera politica, che lo porterà ad essere uno dei personaggi di punta del panorama nazionale francese.

Da consigliere comunale passa a diventare sindaco della città, riconfermato per ben quattro mandati. Diviene poi deputato per 6 legislature, dal 1993 al 2016. Nel 2005 ottiene il primo incarico governativo, quando sotto l’amministrazione di Jacques Chirac è vice ministro per la Pianificazione del Territorio. Nel 2007 è viceministro dei Territori francesi d’oltreoceano, sotto la prima presidenza di Nicolas Sarkozy, mentre nella seconda assume il ruolo di viceministro dell’industria.

Il suo successo politico maggiore, forse, è la vittoria alle elezioni amministrative del 2015. In questa occasione, infatti, l’ormai ex pilota concorre per la presidenza della provincia di Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Ci riesce battendo Marion Le Pen, esponente di spicco del Front National, e data per favorita alla vigilia. Lascia l’incarico nel 2017, per candidarsi a sindaco della sua Nizza per la quinta volta.

Nonostante una carriera politica ormai avviata, Estrosi non ha mai dimenticato le due ruote. Ancora oggi è presente ai raduni di moto storiche, e di tanto in tanto indossa di nuovo tuta e casco per fare qualche giro, sul tracciato casalingo del Paul Ricard.