Prosegue il periodo nero della Juventus. Fuori dall’Allianz Stadium sono stati esposti due striscioni da parte del gruppo Viking, storica tifoseria bianconera. Il clima è rovente e la contestazione dei tifosi juventini complica notevolmente la situazione. La rabbia è comprensibile, ma nei giusti limiti.
In cosa consiste la contestazione dei tifosi juventini?
I Viking, storico gruppo ultras della squadra bianconera, hanno deciso di manifestare tutto il loro dissapore e contrarietà nei confronti delle ultime scelte societarie. La cessione di Ronaldo non è stata presa bene e la trasformazione che la squadra sta subendo non rincuora minimamente gli animi dei supporter.
“Squadra distrutta e uno stadio salotto.. Agnelli e Pairetto disastro perfetto“. Così recita il primo striscione fuori dai cancelli dell’Allianz Stadium. Nel mirino ovviamente c’è il presidente Andrea Agnelli, ma anche Pairetto, dirigente della Juve responsabile dei rapporti con i tifosi. Il secondo striscione riguardava nello specifico il tifo organizzato: “Ovunque tamburi e striscioni!! All’Allianz burattini e figure da cogli..i“.
Rabbia comprensibile? Sì, ma nei dovuti limiti
La rabbia e la frustrazione sono comprensibili dopo un avvio del genere. Pareggiare contro l’Udinese subendo una rimonta inspiegabile e perdere contro una neopromossa non sono cose da Juventus. Vedere una squadra che passeggia in campo e in preda alla più totale confusione legittima questo sentimento. Anche le scelte della società nell’ultimo periodo lasciano molto a desiderare. La scelta di un allenatore mai amato come Sarri (l’argomento però spacca in due il mondo bianconero), la virata su Pirlo e il definitivo abbandono della strada del giochismo con il ritorno di Allegri sono comunque segnali di una certa confusione in casa bianconera.
Giusto essere arrabbiati, ma nei dovuti limiti.
Motivi per cui è esagerata la contestazione dei tifosi juventini
L’addio di Ronaldo era necessario, inutile girarci attorno. Trentuno milioni a stagione pesano sui conti in tempi normali, figuriamoci nel Covid. Mantenere il portoghese per un’altro anno avrebbe complicato ulteriormente la situazione finanziaria della Juventus. La sua cessione chiude un’era e potrebbe aprirne un’altra. Nell’ultima sessione di mercato a trionfare è stata la linea verde: Kaio Jorge, Locatelli e Kean. Tutti profili giovani che dovranno maturare e trovare il definitivo salto di qualità. Un progetto a lungo termine che darà i suoi frutti solo tra qualche anno, difficile che tutti questi giovani possano esplodere nello stesso periodo. Inoltre la stagione è ancora all’inizio, c’è ancora un anno di gare davanti. Allegri è un allenatore capace e sicuramente troverà l’alchimia giusta per la sua nuova Juventus. Calma e pazienza dunque, i risultati si vedranno strada facendo.