L’errore di Tesillo è fatale per la Colombia. Alexis Sanchez segna il rigore decisivo per la Roja, che, ora, culla il sogno di conquistare la terza Copa America consecutiva.
I novanta minuti di gioco
La gara si disputa in un grande equilibrio. La Colombia gioca un calcio fraseggiato, votato alla manovra. Mentre il Cile va più alla ricerca del cambio di ritmo, cercando di creare occasioni da rete, con gli inserimenti dei suoi centrocampisti e attaccanti.
Rueda, il c.t. della Roja, dispone la difesa a quattro, con l’ex interista Gary Medel battitore, coadiuvato da Maripan e Isla e Beausejour sugli esterni. Mentre il centrocampo è disposto a tre, con Vidal sul centrodestra, Aranguiz sul centrosinistra e Pulgar al centro. Un reparto formidabile. Infatti è proprio dagli inserimenti dell’ex giocatore della Juventus e dalle incursioni del giocatore del Bayer Leverkusen, che scaturiscono le principali azioni di attacco della Roja. Quindi non è un caso che i due gol, giustamente annullati dal Var, fossero stati realizzati da loro due (Aranguiz e Vidal). In attacco, invece, la manovra è affidata a Alexis Sanchez e Eduardo Vargas, con la partecipazione di José Fuenzalida, esterno offensivo dell’Universidad Católica del Chile.
Se il Cile attua una tattica attendista, la Colombia cerca di sviluppare trame di gioco, che possano portare alla via gol. In principio di secondo tempo è sicuramente la squadra di Queiroz che cerca, con maggior convinzione, la rete del vantaggio. I Cafeteros infatti ci provano con James Rodriguez (48′ e 56′). Una punizione dell’ex giocatore del Real Madrid, dà pure la sensazione del gol, ma per la disperazione dei tifosi colombiani, è solo un’illusione ottica. Con il passare del tempo, per la paura delle due squadre di perdere, la partita si trascina verso lo 0-0 e il gioco perde di smalto, nell’attesa dei tiri dal dischetto.
La lotteria dei rigori
Dagli undici metri, i giocatori della Roja, sono invincibili. Così, dal dischetto, il Cile ha vinto le ultime due Copa America. In questo modo, con i penalties, gli uomini di Rueda si sono qualificati contro la Colombia. In questa maniera, andando ai rigori, crediamo che i cileni vogliono arrivare alla finale.
Dei tiri, calciati dal dischetto, da Vidal, Vargas, Pulgar, Aranguiz, Alexis Sanchez, non uno che sia stato intuito dal portiere colombiano Ospina.
Il tabellino di Colombia-Cile
Colombia (4-3-1-2): Ospina; Medina, Mina, D. Sanchez, Tesillo; Cuadrado, Barrios, Uribe (Cardona 67′); James Rodriguez; Roger Martinez (L. Diaz 81′), Falcao (D. Zapata 87′). Allenatore: Carlos Queiroz.
Cile (4-3-3): Arias; Isla, Medel, Maripan, Beausejour; Vidal, Pulgar, Aranguiz; Fuenzalida (Pavez 75′), E. Vargas, A. Sanchez. Allenatore: Reinaldo Rueda.
Rigori: J. Rodriguez (1-0), Vidal (1-1), Cardona (2-1), E. Vargas (2-2), Cuadrado (3-2), Pulgar (3-3), Mina (4-3), Aranguiz (4-4), Tesillo (sbagliato), A. Sanchez (4-5).
Arbitro: Nestor Pintana (Argentina).
Ammoniti: Aranguiz (8′), Medina (44′), Vidal (59′), Cuadrado (70′), J. Rodriguez (88′).
Stadio: Arena Corinthias (San Paolo).