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Barazzutti pensa positivo: “Un italiano può vincere uno Slam”

In attesa di aprire le danze con il grande tennis targato 2021, l’ex capitano della nazionale italiana di Coppa Davis, Corrado Barazzutti, in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport ha fatto il punto sul momento d’oro del tennis azzurro. C’è molta curiosità infatti nel vedere i nostri portacolori all’opera negli Australian Open, che sulla carta dovrebbe partire il prossimo 8 febbraio. Il mitico Corrado ha parlato a lungo dei tennisti azzurri, sognando addirittura in grande: “Un italiano può vincere uno Slam”.

Speranze azzurre, cosa ha detto Corrado Barazzutti?

Dopo anni passati ad aggrapparsi ai buoni, ma a volte isolati, risultati di Fognini e Seppi, il tennis azzurro sembra aver trovato finalmente la quadra. Grande merito va dato all’apporto di nuove leve, che nel giro di pochi mesi hanno subito dato sfoggio delle loro grandi qualità. Oggi il team italiano di Coppa Davis può contare su un gruppo di tennisti numeroso e di prospettiva. 8 nostri connazionali stazionano in Top 100, 4 tra i primi 50: numeri dietro ai quali si cela un futuro roseo secondo Corrado Barrazzutti. Questo un estratto della sua intervista rilasciata al giornale rosa:

Su Berrettini –Matteo ha già fatto il grande salto, ormai è un top player. È importante che finalmente abbia potuto svolgere la preparazione senza intoppi fisici, lui è uno di quelli che ha bisogno di giocare per trovare la condizione e la fiducia in sé stesso, quindi spero che il calendario gli dia una mano. E poi è relativamente “nuovo” per il vertice, significa che ha ancora margini di miglioramento”.

Fognini può tornare quello visto a Montecarlo un paio di stagioni fa? – “Fabio deve ripartire da zero, la doppia operazione non è stata una passeggiata e poi, quando stava mettendo finalmente insieme qualche partita, ha preso il virus. Fino a ottobre si è allenato con me, vedevo che mordeva il freno e soffriva perché il dolore non era ancora scomparso. Intanto, deve ritrovare la piena salute e poi considerare che i primi mesi saranno complicati: ma sono sicuro che lo rivedremo ai suoi livelli sulla terra battuta. Ha ancora tanto da dare”.

La possibilità di allenarsi con Nadal potrà dar ancora più manforte a Sinner? – “Intanto per lui sarà un’esperienza straordinaria da cui potrà solo imparare. L’anno scorso Jannik doveva gestire la pressione di una nuova dimensione da giocatore, adesso gli si chiedono risultati immediati. Ci saranno alti e bassi, ovviamente, ma ha le spalle larghe. Soprattutto, è molto consapevole dei suoi mezzi, però non è presuntuoso: questo significa che è disposto ad ascoltare e a lavorare per crescere e migliorare”.

C’è qualche altro tennista azzurro che si farà largo tra i migliori? –Sonego sarà testa di serie in Australia ed ha ancora ampi margini di miglioramento, Travaglia, Mager e Caruso sono seri e giocano bene. Ma se dovessi scommettere un euro, lo punterei su Cecchinato: è di nuovo tonico, anche di testa, sulla terra battuta tornerà ad essere uno dei migliori del mondo perché una semifinale a Parigi non si dimentica in tre anni. E poi occhio al ventenne Musetti”.

Quali sono le speranze nel breve periodo? –Sono convinto che c’è la concreta possibilità che un azzurro possa vincere uno Slam. È troppo tempo che il tennis italiano aspetta un successo nei grandi appuntamenti (Adriano Panatta nel 1976 al Roland Garros). Anche in Coppa Davis potremo dire la nostra, magari con un pò di fortuna nei sorteggi. In più la possibilità di giocare le fasi finali a Torino potrebbe dare una maggiore vigoria ai nostri ragazzi”.

Barazzutti ex capitano di Coppa Davis, perché?

Nella serata di sabato, poche ore dopo aver rilasciato questa intervista, Corrado Barazzutti è divenuto difatti l’ex capitano della nazionale italiana di Coppa Davis, la quale guidava dal 2001. Il Consiglio Federale della FIT ha scelto il 39enne ex tennista Filippo Volandri come suo sostituto. Lo stesso Barazzutti l’aveva fatto esordire nel torneo. “Un sentito grazie a Corrado, sono veramente onorato di questa opportunità”. Questo le parole del neo condottiero Volandri.

Il ringraziamento della FIT a Corrado Barazzutti, il capitano più vincente di sempre. Credit by Twitter