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De Rossi, annuncio a sorpresa: lascia la Roma

Dopo 18 anni, quella contro il Parma sarà l’ultima partita di De Rossi in giallorosso. La sua carriera proseguirà altrove

Un fulmine ha scosso una già nuvolosa mattinata romana: nella giornata di ieri, attraverso un comunicato sul suo sito, la AS Roma ufficializza la sua separazione con Daniele De Rossi.

Romano, romanista nel cuore, erede designato di Totti. L’attuale capitano della Roma, meglio conosciuto come ‘Capitan Futuro’, lascia i colori giallo-rossi dopo 18 anni di permanenza. Quella contro il Parma all’Olimpico sarà la sua ultima apparizione con questi colori, dopo aver vestito la maglia del club capitolino per 615 volte.

Solo l’eterno Totti vanta più presenze all’attivo con la Roma. Invece sono 63 i gol realizzati da Danielino in tutte le competizioni.

Cresciuto nel settore giovanile giallo-rosso, De Rossi fa il suo esordio in prima squadra nel 2001, prima di affermarsi come uno dei migliori interpreti del ruolo di centrocampista in Italia.

I primi passi di Daniele De Rossi nelle giovanili della Roma

Nonostante le numerose e faraoniche offerte provenienti dall’estero, De Rossi è sempre stato fedele a questi colori, di cui si sentiva un simbolo.

Erede designato di Francesco Totti, da cui ha ereditato la fascia di capitano dopo quel famoso Roma- Genoa del 2017. 3 i trofei conquistati con la squadra della sua città: due Coppa Italia nel 2007 e nel 2008, e una Supercoppa Italiana nel 2007. Il maggior rammarico resta forse per lo Scudetto del 2010, sfumato al fotofinish dopo un entusiasmante duello con l’Inter.

Gioie e dolori anche nel suo cammino con la Nazionale: dal trionfo di Berlino 2006 alle delusioni ad Euro 2012 e al play-off mondiale con la Svezia.

Nel corso di appena due anni, sarà la fine di un’altra era per la Roma: la società, con il Presidente James Pallotta su tutti, attraverso il comunicato tengono a ringraziare Capitan Futuro, etichettandolo come cuore pulsante della Roma.

Successivamente è arrivata la risposta del capitano della Roma: De Rossi si è infatti presentato in conferenza stampa, accompagnato dall’AD Fienga, per spiegare le ragioni del suo addio.

Ad assistere alla scena, tutti i suoi compagni di squadra, che hanno riservato a Daniele un grosso tributo.

Ho 36 anni e so come vanno le cose, se nessuno ti ha mai chiamato in questi 10 mesi . Mi sento calciatore e voglio giocare, non so ancora dove”.

Ciò ha detto De Rossi, lasciando presagire che non si ritirerà dal calcio giocato, ma continuerà la sua carriera altrove, probabilmente all’estero.

Poi punzecchia anche il club giallo-rosso: “Fienga ha detto che sono già un bravo dirigente, io mi sarei rinnovato il contratto”.

Da ciò si deduce quale fosse la sua priorità, ossia continuare con la Roma.

La reazione dei tifosi: in merito all’addio di De Rossi dalla Roma, nella nottata, il tifo organizzato giallo-rosso ha mostrato per le vie della Capitale tutto il suo malcontento. Identificato da sempre come un simbolo della Lupa, agli ultrà capitolini non è andato giù il comportamento della società nei confronti del capitano.

Molti striscioni sono apparsi in favore di Capitan Futuro, e contro il presidente Pallotta.

“Figli di Roma, capitani e bandiere. Ecco il rispetto e l’amore che questa società non potrà mai avere” . Questo è uno degli striscioni affissi dal tifo più caldo dei giallo-rossi.

Questa vicenda va sicuramente ad incrinare ancor di più il rapporto tra la i tifosi giallo-rossi e Pallotta, rapporto ormai ai minimi storici.

In mattinata sono state esposte, sotto la sede del club, della bandiere americane rovesciate. Un segnale forte e chiaro.

D’altro canto De Rossi ora può concentrarsi sugli ultimi 180 minuti di campionato, per cercare di raggiungere l’obiettivo Champions League. Poi sarà l’ora dei saluti, e Capitan Futuro, tra le lacrime generali, potrà prendersi il meritato tributo.