Novak Djokovic in questi anni al vertice del tennis mondiale non ha mai nascosto il suo profondo amore per l’Italia. Tanti scatti tra le bellezze del nostro paese, tante parole al miele via social. Non a caso ha sfoggiato anche un italiano quasi perfetto sul palco dell’Ariston durante l’ultimo Festival di Sanremo.
L’Italia è stata un passo importante anche nella sua carriera tennistica: infatti da ragazzo si è messo in mostra in un torneo minore di Como. Da lì in avanti la sua vita sportiva ha avuto una crescita esponenziale, ma per ovvi motivi non sto qui a parlarvene.
Un legame forte quello tra Djokovic e l’Italia che si evidenzia soprattutto durante gli Internazionali d’Italia, dove il più spesso delle volte il serbo si è mostrato felicemente sorpreso dal grande calore della gente nei suoi confronti.
Anche durante questo difficile periodo di isolamento domiciliare, il numero uno del mondo ha mostrato il suo sostegno per la nostra penisola. Ma non si è campioni per caso, infatti Nole non si è limitato solo alle parole, ma è passato ai fatti.
Il direttore generale dell’Asst Bergamo Ovest ha rivelato che Djokovic e sua moglie Jelena – ex studentessa Bocconi – hanno fatto un‘ingente donazione agli ospedali di Treviglio-Caravaggio e Romano di Lombardia, tutti situati nel bergamasco.
Questi poli da un paio di settimane a questa parte sono in prima linea nel combattere l’emergenza, in una zona martoriata dal balordo virus.
Tuttavia non è la prima volta che i coniugi Djokovic si sono mostrati sensibili all’argomento. Nei giorni scorsi la loro fondazione aveva donato un milione di euro per l’acquisto di respiratori e materiale sanitario in Serbia.
Molto emozionato il direttore generale dell’Asst Bergamo Ovest Peter Assembergs, che così ha parlato:
“Mai ci saremmo aspettati di vedere sul nostro conto corrente una donazione con un così prestigioso mittente. In questi giorni tantissime aziende, enti, associazioni e privati ci sono stati vicini e ringrazio per la generosità dimostrata. Leggere, però, tra i donatori anche il nome del miglior giocatore di tennis al mondo mi ha emozionato“.
I tennisti si stanno dimostrando molto sensibili e solidali in questo momento di difficoltà. Lo scorso mese anche Roger Federer e sua moglie hanno stanziato dei fondi per aiutare la Svizzera.
Purtroppo anche in questo sport non tutti stanno passando un momento favorevole dal punto di vista economico. A più riprese i giocatori al di sotto della Top 100 hanno chiesto di essere tutelati dal board internazionale.
Infatti questa disciplina è tanto nobile quanto crudele in certe situazioni, con i tennisti minori che faticano a trovare una barca di salvataggio durante i periodi di stop.