Il documentario “Edin“, prodotto da Roma Studio e dedicato alla vita e alla carriera di Edin Dzeko, è stato premiato con la “Guirlande d’Honneur” all’International FICTS Fest. Il festival, giunto alla 38° edizione, vede competere i migliori prodotti televisivi e cinematografici sportivi dell’anno.
Il premio è stato assegnato per la categoria “Movies & TV Football – Feature”, riservata a cronache, fiction, documentari, film, lungometraggi e cortometraggi, storie di campioni, squadre ed eventi riguardanti il calcio per la TV, il cinema e le nuove piattaforme tecnologiche. La Guirlande d’Honneur è il massimo riconoscimento, considerato come un Oscar del cinema sportivo.
Di cosa parla “Edin”?
Il docufilm realizzato da David Rossi ripercorre la storia di Dzeko, dagli anni della guerra a Sarajevo fino alla conquista della Premier League con la maglia del Manchester City. Dzeko racconta vari aneddoti della sua vita, della sua avventura a Roma, del suo rapporto con gli allenatori che si sono succeduti nel corso degli anni, di come Sabatini l’abbia convinto a firmare per la Roma.
Il documentario dedicato al centravanti bosniaco inizia con queste parole:
“Ero un ragazzino, tante cose non me le ricordavo. Poi ho visto quella foto e ho detto: guarda, sono romanista da sempre, non solo dal 2015″.
Il bomber giallorosso Edin Dzeko, ancora in quarantena dopo essere risultato positivo al Covid 19, ha partecipato alla cerimonia online dello “Sport Movies & Tv 2020“. L’evento finale del Festival ha avuto luogo a Milano, al termine di un percorso di 21 tappe in svariati luoghi del mondo. Lo slogan recitava “FICTS Is Culture Through”.
Queste le dichiarazioni dell’attaccante della Roma nel corso della premiazione:
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