È nata in queste ore una piccola guerra interna spagnola tra Madrid e Barcellona per accaparrarsi una tappa del GP. Il governo della capitale ha inviato una letterina alla Formula One Group, avanzando la candidatura formale per ospitare un GP. E qui casca l’asino. La Spagna è già rappresentata nel calendario da Barcellona, che ha un contratto firmato, fino al 2026. Che Madrid voglia diventare capitale spagnola della F1 è chiarissimo. Il governo della città, che conta oltre tre milioni di abitanti, ha inviato una lettera di intenti e Stefano Domenicali adesso ha una bella gatta da pelare! La capitale spagnola, avanzando la propria candidatura, fa un deciso sgarbo ai connazionali, che reclamano il contratto.
Chi ospiterà il GP di Spagna? Madrid- Barcellona 1 a 0
Da sempre il circuito di Montmelò, vicino a Barcellona, ospita il GP e spicca come teatro delle gare di F1 e del Motomondiale. Gli organizzatori catalani hanno rinnovato il contratto con la F1 fino al 2026, regolarmente e senza intoppi. Le frizioni con Madrid, storica rivale già nel calcio, sono una guerra tutta in famiglia: vedremo chi la spunterà. Qualcuno vocifera che, vedendo il lancio e il ritorno economico di Miami, sarebbe una bella cosa avere il GP sotto casa. Madrid sta valutando in silenzio il ritorno economico del Circus? Forse sì!
La Formula Uno Group a chi la darà vinta? verso il GP di Spagna..
La proposta sarà valutata dalla F1, che per altro sta ricevendo candidature del genere da ogni parte del mondo, a testimonianza di un interesse crescente da parte del pubblico. Dai social del settore, sempre più seguiti, e dal tifoso medio che acquista abbonamenti su canali dedicati per vedere in diretta il GP, ormai la F1 è una macchina ben rodata per far soldi e quello che gira intorno al mondo dei piloti è un vero e proprio merchandising. Quest’anno c’è stato il debutto di Miami, un circuito cittadino sorprendente, con un Paddock incredibile. È stato uno show continuo per tutto il GP, con yacht veri e area vips al seguito, in un’area cittadina dove si trova lo stadio della squadra di football dei Dolphins, un grande richiamo allo sport per eccellenza negli USA, il football. Nel 2023 sarà il turno di Las Vegas, sempre negli Usa. Mentre è sparito il GP del Vietnam, che si sarebbe dovuto disputare nel 2020 su un circuito semipermanente già costruito ad Hanoi, prima che tutto si fermasse per la pandemia. Ora nell’aria c’è solo la riqualificazione della zona stessa.
Ma quale circuito Madrid avrebbe in serbo per la F1?
Nel caso di Madrid, l’idea non sarebbe quella di correre su un tracciato cittadino per esaltare la bellezza della città, stile Montecarlo o Singapore. Ma ci sarebbe un piano ben più pretenzioso: realizzare un circuito vero e proprio a Morata de Tajuna, località a sud della capitale. Questo potrebbe giustificare una candidatura con così largo anticipo, pensando al 2026 come data limite. Giusto il tempo per sistemare e collocare tutti gli impianti per ottenere l’approvazione da parte della FIA. Del tutto normale la bolla temporale prevista, considerando che Miami ha impiegato 5 anni per finalizzare il suo progetto. La F1 conferma così di essere in salute. Qualche anno fa il rilancio fu una boccata d’aria fresca con l’arrivo dei nuovi proprietari americani di Liberty Media. Aspettiamo di vedere l’esito del duello mondiale tra Ferrari e Red Bull, che sicuramente darà un’ulteriore spinta economica alla stagione 2022.