La scomparsa di Niki Lauda lo scorso 20 maggio ha lasciato un grande vuoto non solo tra gli addetti ai lavori della Formula 1 ma anche tra i numerosi appassionati e tifosi di tutto il mondo. In queste settimane, un collezionista francese (che ha deciso di restare nell’anonimato) ha voluto mettere in vendita la storica Ferrari 312 T telaio N° 022 che nel 1975 contribuì alla conquista del titolo mondiale da parte del campione austriaco.
La notizia è stata divulgata da Gooding & Co. che ha fatto sapere che la mitica monoposto del cavallino rampante verrà battuta all’asta durante la settimana di Pepple Beach, senza però rivelarne ancora la data precisa. Tuttavia si ritiene che ciò possa accadere nelle prime settimane di agosto, quindi tra pochi giorni. In questa fase non è ancora ufficiale la valutazione iniziale che verrà data della Ferrari 312 T, ma sembra che dovrebbe aggirarsi tra i 6 e gli 8 milioni di euro, anche se si prevede che possa essere battuta ad una cifra ancora più alta.
Infatti, se si pensa che nel novembre del 2017 la rossa che Michael Schumacher portò alla vittoria al Gran Premio di Monaco nel 2001 fu venduta per 6,4 milioni di euro, nel caso della monoposto guidata da Niki Lauda, che nel 1975 gli consentì di laurearsi campione del mondo, si potrebbe raggiungere una somma ben maggiore.
Mick Schumacher alla guida della F2004
Stiamo parlando, infatti, di una delle vetture leggendarie della scuderia di Maranello, erede della 312 B3/74, nonché una vettura di Formula 1 rivoluzionaria per quei tempi, realizzata da Mauro Forghieri con caratteristiche tecniche e di design decisamente innovative.
Ferrari 312 T: una delle più importanti di sempre nella storia di Maranello
Come ha affermato David Gooding in un’intervista rilasciata a Forbes, la Ferrari 312 T è sicuramente una delle macchine più importanti nella lunga e vincente storia del marchio italiano. La lettera T nel nome sta ad indicare l’introduzione del cambio trasversale, posizionato dinanzi all’asse posteriore, in basso, per permettere una maggiore capacità prestazionale in curva.
Inoltre la vettura fu rivista nella parte anteriore della carrozzeria, rendendola più stretta per garantirsi un afflusso più ampio di aria verso i radiatori. Fin dagli esordi si trattò di una monoposto efficace e vincente, infatti in tutte le sue evoluzioni riuscì ad inanellare ben 27 vittorie complessive, conquistando quattro titoli costruttori e ben tre mondiali piloti, entrando di diritto nella leggenda della Formula 1 come una delle macchine più vincenti di sempre, infatti ai tempi in molti la definirono imbattibile.
Ricordiamo che ad agosto la protagonista della vendita all’incanto milionaria sarà la Ferrari 312 T con numero di telaio 022, ovvero quella che nel 1975 permise a Niki Lauda di conquistare tre successi nei cinque Gran Premi in cui fu schierata in pista, ottenendo tra le altre cose sempre la pole-position. Dunque è innegabile che questi successi siano stati fondamentali per consentire al fuoriclasse austriaco di mettere le mani sul suo primo titolo iridato, permettendo allo stesso tempo al team di Maranello di tornare a primeggiare tra i costruttori, dove mancava dal 1964, ovvero dall’epopea di John Surtees e del compagno di squadra Lorenzo Bandini.
La stessa monoposto fu affidata in due occasioni anche a Clay Regazzoni, nel 1975 e 1976. Infatti, essendo dotata di aggiornamenti rivoluzionari per l’epoca, la Ferrari 312 T fu utilizzata anche per l’anno successivo, almeno fino a quando il pilota svizzero non ebbe un incidente al Gran Premio del Sudafrica che fece comprendere alla scuderia italiana che era giunto il momento di ritirarla dalle corse, procedendo con un’ulteriore evoluzione. E da quel momento è entrata a far parte delle immortali e indimenticabili protagoniste della Formula 1 insieme a colui che la guidò verso la vittoria, il mitico Niki Lauda.