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Fiorentina-Milan 1-1: partita viziata

Ci sono partite viziate dalle cattive condizioni del campo; altre dalla stanchezza degli impegni di coppa. Poi ci sono partite viziate dalle assenze di...
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Fiorentina-Milan: due squadre in cerca di conferme

Non sono contento dei due rigori assegnati alla Fiorentina contro una Sampdoria in piena crisi societaria e sportiva. Non sono contento per la loro assonanza con quelli subiti contro la Juventus, e degli equivoci che questo può generare.

Temo che qualcuno pensi alla sfuriata di Commisso, e alla vecchia regola non scritta per cui se qualcuno si lamenta prima o poi verrà accontentato. E voglio dire a chi fa propria questa idea, che si sta sbagliando. Perché c’è una differenza sostanziale tra quello che è successo contro la Sampdoria e quello che è successo contro la Juventus: nel primo caso abbiamo avuto ciò che era giusto, nel secondo no.

GENOA, ITALY – FEBRUARY 16: Duson Vlahovic of ACF Fiorentina celebrates after penalty for 0-2 with Federico Chiesa during the Serie A match between UC Sampdoria and ACF Fiorentina at Stadio Luigi Ferraris on February 16, 2020 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

L’obiettivo delle rimostranze della Fiorentina non era quello di ottenere dei favori, ma di non essere penalizzati. La storia – vecchia come il mondo – è nota: la squadra forte viene favorita su quella più debole, che a sua volta viene “compensata” ai danni di un’altra relativamente “minore”. Una volta sei danneggiato, quella dopo vieni aiutato – come si dice a Firenze? – poggio e buca fa pari.

E invece non è così. Perché questo sistema, adottato in modo inconsapevole (la celeberrima “sudditanza psicologica”) o mirato (vedi “calciopoli”) ha come unico effetto quello di mantenere inalterate le gerarchie coinvolgendo tutti quanti nella mala gestione. Altro che giustizia: è il modo per rendere tutti complici mantenendo inalterate le distanze da chi è più forte.

Sabato un Milan rinvigorito dalla presenza di Ibrahimovic sarà di scena a Firenze. Per la viola è la possibilità di confermare che la rotonda vittoria di domenica scorsa non è frutto solo della difficile situazione della Sampdoria: senza togliere nienete agli uomini di Iachini, la partita è stata palesemente viziata da una serie di circostanze che rendono difficile giudicare il merito della Fiorentina e i demeriti dell’avversario. In questo campionato, tolte le prime quattro della classe, un filotto di tre partire vinte divide il quinto posto dalla zona calda: c’è spazio ancora per sognare ognuno il proprio traguardo, piccolo o grande che sia.