L’8 maggio del 1982 il pilota della Ferrari Gilles Villeneuve rimane vittima di un grave incidente sul circuito di Zolder, durante le qualifiche per il Gran Premio del Belgio.
Zolder 1982
Circuito di Zolder, 8 maggio 1982. Una data e un luogo che rimangono indelebili nella storia della Ferrari e della Formula 1. È il giorno in cui la scuderia di Maranello perde per sempre Gilles Villeneuve, in seguito a un bruttissimo incidente durante le qualifiche.
La monoposto del canadese colpisce in pieno quella di Jochen Mass. Il tedesco riesce a evitare i rottami e, non appena vede il corpo malridotto dell’ex compagno di scuderia, è il primo a prestare soccorso. Sul posto arrivano commissari, medici e altri piloti, ma la situazione è grave. Il responso definitivo arriva poco dopo dalla clinica di Lovanio; Gilles Villeneuve è deceduto.
Senza limiti
La sua vita si spegne in quel tragico incidente a Zolder, ma il mito di Gilles Villeneuve continua a rimanere vivo.
Gil, come veniva soprannominato, viene chiamato da Enzo Ferrari, nell’agosto del ’77, per sostituire Niki Lauda. L’austriaco ha chiuso con la rossa e l’ingegner Ferrari vuole scommettere sul canadese.
“Il telefono squillò e andò uno della famiglia a rispondere: ‘Gilles, è per te, chiamano dall’estero’. Gilles prese in mano la cornetta con una certa curiosità e rispose un tale che disse di essere un esponente della Ferrari. Dopo i soliti convenevoli, arrivò al dunque, chiedendogli se avesse voluto andare a Maranello per un test sulla pista di Fiorano. Gilles disse di sì, ma quando abbassò la cornetta per qualche ora pensò che si trattasse dello scherzo di un amico. Solo quando si ritrovò un signore che lo aspettava all’aeroporto di Malpensa si rese conto che era tutto vero“
È così che la moglie Joanna ricorda il momento in cui il marito viene chiamato dalla Ferrari. Le prestazioni di Villeneuve, in pista, lasciano molti dubbi a tifosi e addetti ai lavori. Lui, però, è un pilota diverso dagli altri ed è proprio il motivo per cui Ferrari lo adora. Il suo stile, in pista come nella vita, è quello di chi si spinge sempre al limite, andando sempre al massimo sulla sua monoposto.
In carriera non conquista molte vittorie, ma regala brividi ed emozioni a ogni gara. Resta emblematico il suo giro su tre ruote a Zandvoort, per tornare ai box a sostituire una gomma, o il GP del 1981 nella sua Montreal, quando corre con l’alettone rotto, che gli toglie visibilità.
Ci vuole ben altro per fermare la corsa da brividi dell’Aviatore. Altro che arriva inesorabilmente l’8 maggio del 1982, sul circuito di Zolder, quando è la sua stessa corsa senza limiti a costargli la vita. Gilles si spegne, ma il cognome Villeneuve rimane vivo nella memoria di tutti, soprattutto quando il figlio Jacques raccoglie il testimone e porta a compimento l’opera iniziata dal padre.