Torna a parlare l’amministratore delegato dell’Inter Giuseppe Marotta, e lo fa al termine dell’amichevole giocata questo pomeriggio dai nerazzurri contro il Monza. Ai microfoni dei giornalisti il dirigente interista si è soffermato sulla situazione critica che il calcio italiano sta vivendo a causa della pandemia, chiedendo anche maggiore considerazione da parte del Governo. Non si è invece soffermato né sulla diatriba verbale con il ct cileno Rueda sulle condizioni di Alexis Sanchez, né sulle dichiarazioni al veleno di Christian Eriksen.
Cosa ha detto Giuseppe Marotta?
Queste le parole dell’AD nerazzurro rilasciate dopo l’esibizione pomeridiana andata in scena alla Pinetina di Appiano Gentile:
- Come è cambiato il calcio con l’arrivo del Covid?
“Questo virus ha avuto un impatto violento, in prima battuta per la salute, creando uno stato di allarme in ogni squadra. Ci siamo trovati davanti al sentimento della paura, affrontando l’argomento con ‘ignoranza’, nel senso che non sapevamo a cosa andavamo incontro. All’interno del club la priorità è stata quelle di mettere in sicurezza dipendenti e calciatori, adottando il protocollo che ha dato garanzie”.
- È preoccupato per il futuro di alcuni club?
“La situazione del calcio era devastante, e lo è ancora di più ora: siamo davanti a un default. Si calcola che la Serie A produca 4 miliardi di euro e in un anno normale il deficit era di circa 700 milioni. Nel 2020 andiamo verso il 50 per cento. Uno dei problemi più grossi è che il costo del lavoro è sproporzionato rispetto al fatturato. Oltre a questo, con gli stadi chiusi mancano gli introiti del botteghino, voce che per l’Inter, parlando in casa nostra ma che comunque vale per tutti, incideva per circa 50 milioni. Non esiste azienda che può resistere in queste condizioni. Mecenati non ci sono più. Abbiamo bisogno di maggiore considerazione da parte del Governo, non come soldi o finanziamenti, ma almeno darci modo di respirare”.
- L’Inter è stata una delle poche società a non chiedere ai calciatori il taglio degli stipendi. Come mai?
“Noi come Inter non abbiamo ridotto gli stipendi perché la squadra ha giocato fino al 20 agosto. I ragazzi non sono andati in vacanza e ci hanno regalato un secondo posto in campionato e una finale di Europa League. Possiamo considerare questo aspetto una sorta di premio”.
Infine sul campionato cinese vinto dallo Jiangsu Suning: “Ora vogliamo vincere anche in Italia”.
Per onor di cronaca l’amichevole odierna giocata nel campo d’allenamento dell’Inter tra i nerazzurri e il Monza è terminata 1-0 con la rete del giovane Carboni. Una sgambata utile per il biscione, orfano di 16 calciatori partiti con le rispettive nazionali. Sono stati impiegati per tutti i 90′ Ranocchia, Darmian, Young e Nainggolan. Per il resto spazio a molti ragazzi della Primavera.
Curioso siparietto antecedente alla partita, con l’ex dirigente del Milan Adriano Galliani (ora al Monza) che ha varcato per la prima volta in carriera i cancelli del Suning Training Centre.
“Conte è un grande allenatore, che fa giocare bene le sue squadre. Complimenti all’Inter che lo ha preso”. Queste le sue parole rilasciate a Sky Sport.
Il report dell’amichevole Inter-Monza (Fonte: Sito ufficiale Monza Calcio)