Come ogni anno al Tour de France gli atleti partecipano con la consapevolezza di essere al più importante e allo stesso tempo più famoso Giro ciclistico del Mondo! La Grande Boucle non è una corsa qualunque, ma è un sogno per un atleta professionista, che arriva a questa competizione con tante speranze e con tanta voglia di mettersi in luce davanti a tutto il Mondo. Gli italiani al Tour 2020 vorranno sicuramente ben figurare. Gli obiettivi sono diversi, per qualcuno la classifica generale, per altri una vittoria di tappa, per altri ancora la conquista di una prestigiosa classifica, a punti o da scalatore, e infine per qualcuno l’obiettivo è portare i propri compagni di squadra al successo, come deve fare un buon gregario. Insomma il Tour sta per partire e l’attesa per i nostri beniamini è davvero tanta.
GLI ITALIANI AL TOUR 2020:
I VELOCISTI:
Tra gli italiani al Tour 2020 sicuramente le maggiori speranze di vittoria sono affidate ai nostri velocisti in gara, da sempre tra i migliori al Mondo, ricordando per esempio un tale Marco Cipollini tra gli altri. Da una parte c’è chi è ancora alla ricerca della condizione migliore: è il caso, per esempio, di Elia Viviani (Cofidis) e di Matteo Trentin (CCC), che però sicuramente arriveranno alla Grande Boucle al top, per sfruttare tutte le occasioni che gli capiteranno nella corsa.
Oltre a loro c’è chi sta già andando forte. Infatti Sonny Colbrelli (Bahrain-McLaren) e soprattutto di Giacomo Nizzolo (NTT Cycling), decisamente il più in forma degli azzurri. L’atleta milanese infatti ha recentemente conquistato prima il titolo tricolore al campionato italiano, e poi si è laureato campione d’Europa 3 giorni dopo, vincendo l’Europeo, il terzo consecutivo per un atleta azzurro. Ora testa al Tour, con la possibilità di indossare la maglia gialla che stuzzica non poco il nostro campione! Anche il velocista della Total Direct Energie è un nostro portacolori, e si chiama Niccolò Bonifazio.
I CACCIATORI DI TAPPE:
Tra gli italiani al Tour cercheranno sicuramente qualche vittoria di tappa, disponendo di più libertà non avendo compiti di gregariato particolari, o almeno inizialmente ambizioni di classifica altri due azzurri. Si tratta di Alessandro De Marchi (CCC), la cui squadra non ha un vero capitano per la generale, e di Domenico Pozzovivo (NTT). Quest’ultimo ancora una volta cercherà di riscattarsi dopo l’ennesima stagione in chiaro scuro alle spalle, con più ombre che luci.
GLI SCALATORI:
Anche Fabio Aru (UAE Team Emirates) è alla ricerca di riscatto, anche se non sarà il capitano dei suoi, con il giovane sloveno Tadej Pogacar che guiderà la squadra alla Grande Boucle. Aru quindi in primis cercherà di aiutare il compagno, ma con i tanti chilometri in salita chissà che non possa ritagliarsi il suo spazio durante le tre settimane di corsa.
Discorso simile per il compagno Davide Formolo, che potrebbe in teoria esaltarsi sulle tante tappe ondulate del Tour.
In casa EF, Alberto Bettiol dovrà sì lavorare per i vari Uran, Higuita e Martinez, ma non esiterà a gettarsi nella mischia qualora le circostanze lo consentissero, con le sue doti quando la strada spinge all’insù che sono sicuramente indubbie.
I GREGARI:
A fare il lavoro oscuro, con risicate chances di gloria, ma tanto lavoro per i compagni di squadra, ci saranno Simone Consonni (Cofidis) e Marco Marcato (UAE), Dario Cataldo (Astana), Diego Rosa (Arkea-Samsic), Daniel Oss (Bora-Hansgrohe) e Damiano Caruso (Bahrain-McLaren). Non avranno tante possibilità di provare azioni personali durante la corsa, ma saranno sicuramente fondamentali e protagonisti per le loro squadre, che anche grazie al loro grande lavoro riusciranno ad ottenere i loro obiettivi durante il Tour.