Lewis Hamilton regala alla Mercedes la centesima vittoria della sua storia vincendo un intenso gran premio del Messico. L’inglese ancora una volta ha fregato le rosse partite in prima fila, incapaci di massimizzare il risultato delle qualifiche. Le strategie del muretto non hanno convinto facendo rientrare troppo presto Leclerc per coprire un lontano Albon e facendo invece rimanere troppo fuori Vettel regalando ad Hamilton 20 giri di gestione in attesa del pit del tedesco, sfortunato nel trovare anche troppo traffico con i doppiaggi. Chiude il podio Valtteri Bottas davanti a Leclerc e alle due RedBull.
La gara
Partenza caotica con Vettel che va a chiudere Hamilton quasi portandolo sull’erba e prendendo la scia di Leclerc, con le due Ferrari che escono indenne dalla prima curva. Dietro Hamilton e Verstappen vanno quasi al contatto, uscendo però fuori pista e perdendo varie posizioni. Hamilton si ritrova quinto mentre Verstappen addirittura nono con alcuni danni alla macchina. Le due Ferrari a questo punto sembrano in controllo della gara ma il passo di Leclerc non è ottimo e lo stesso Vettel sembra averne di più. Albon ed Hamilton, che aveva superato una McLaren, difatti tornano in scia alle rosse con un gap tra i primi quattro non superiore ai 4 secondi.
Nelle retrovie risale Verstappen che arriva sin dietro Bottas, ma nel tentativo di superarlo nello snake dentro lo stadio rimedia una foratura evitabile. Altro grave errore dopo quello in qualifica per l’olandese.
Il primo ad inaugurare il valzer dei pit stop è Albon che rientra effettivamente molto presto e trovandosi nel traffico. Il muretto Ferrari non si fida della Red Bull e decide di coprisi facendo rientrare ai box il giro dopo Leclerc. Decisione forse troppo affrettata quando hai dietro Lewis Hamilton. Il monegasco rientra con le gialle, quindi costretto a fare in seguito una seconda sosta.
Vettel, Hamilton e Bottas continuano sulle gialle allungando lo stint. Al 24esimo giro rientra Hamilton montando le bianche e rientrando dietro Leclerc che sarà costretto però ad una seconda sosta mentre l’inglese andrà fino in fondo. Il muretto non richiama subito Vettel che decide a quel punto di ritardare il più possibile il pit per avere una gomma fresca nel finale. Il ritmo del tedesco è buono e le previsioni di quando dovrà fermarsi ed uscire dai box danno un gap di soli 3 secondi da Hamilton. Il muretto però tarda troppo facendo arrivare Vettel dietro Sainz e Gasly che in lotta tra loro non si preoccupano delle bandiere blu, facendo perdere in due settori ben 5 secondi al tedesco, fondamentali per la fine della gara.
Sebastian rientra ai box uscendo dietro Albon che dovrà però fare una seconda sosta. Nel frattempo Leclerc con le gialle non riesce ad avere ritmo e rientra per l’ultima sosta. I primi tre Hamilton, Vettel e Bottas mantengono un buon ritmo con un gap tra loro di circa 4 secondi. Nonostante i 40 e passa giri sulle gomme Hamilton mantiene un ritmo costante, con un degrado assolutamente inesistente sulla sua W10, riuscendo a tenere Vettel a distanza di sicurezza fino alla bandiera a scacchi.
Dopo la sosta Leclerc non riesce a raggiungere Bottas pur con gomme fresche, mentre Verstappen dopo la foratura è protagonista di una grande rimonta chiudendo sesto, ma con un ritmo assolutamente indiavolato che gli avrebbe permesso sicuramente di vincere.
Nelle retrovie grande prestazione di Perez in settima posizione davanti al suo pubblico. Ottavo un solido Ricciardo in lotta nel finale col messicano. Nono Gasly e decimo Hulkenberg che nel finale era andato a muro col posteriore dopo un contatto con Kvjat all’ultima curva. Il tedesco è riuscito a ripartire tagliando da undicesimo la linea del traguardo, ma il russo è stato penalizzato regalando un punto al pilota della Renault.
Delusione McLaren dopo le ottime qualifiche. Norris, che probabilmente aveva azzeccato la strategia, si è ritirato ai box per un errore dei meccanici nel cambio gomme, mentre Sainz è stato vittima di una strategia errata.
Ordine d’arrivo
In classifica pilota allunga Hamilton a 363 punti contro i 289 di Bottas. Ora l’inglese è ad un passo dal sesto titolo mondiale che dovrebbe a questo punto arrivare ad Austin.