Il belga del Team CCC entra nel gruppetto dei migliori, poi nella volata finale brucia Julian Alaphilippe e Nans Peters. Per lui è bis al GP di Montreal
Altimetria e percorso
Greg Van Avermaet vince il GP di Montreal 2019. Il belga della CCC entra nel ristretto gruppo che nel finale va a giocarsi la classica canadese, e sulle ultime rampe riesce a bruciare allo sprint i grandi favoriti Peter Sagan e Julian Alaphilippe
Fuga di giornata composta da Guy Sagiv, israeliano della Israel Cycling Academy, e da ben quattro corridori di casa (Ryan Anderson della Rally Cycling, Matteo Dal Cin e Nicolas Zukowsky del Team Canada, e Charles Etienne Chretin della Interpro Stradalli Cycling
Già nei primi 50 km i battistrada guadagnano 3′, ma alle loro spalle il gruppo, tirato dal Team SunWeb di Michael Matthews (vincitore del GP del Quebec), la Deceuninck di Julian Alaphilippe e la Bora Hansgrohe di Peter Sagan
Il plotone li lascia andare per quasi tutta la lunghezza del percorso, ma ai -60 il forcing delle formazioni dei favoriti fa dimezzare il vantaggio dei 6 al comando, che scende per la prima volta sotto il 1′ al km 163. Ma ai 55 km dalla conclusione Remco Evenepoel attacca nel gruppo, guadagnando un centinaio di metri
Ma il giovane talentino belga non è l’unico a rompere gli indugi. Un decina di corridori sfrutta la Cote de Polytechnique per allungare sul gruppo principale, mentre i battistrada continuano a perdere terreno. Va a formarsi un gruppo di una ventina di inseguitori a 20′ dalla testa della corsa, mentre il plotone passa sul traguardo con 48” dai battistrada
I due gruppi inseguitori si ricompattano, mentre davanti perdono contatto Dal Cin, Anderson e Sagiv. Restano davanti solo Zukowski e Chretien, ma un forcing della Jumbo Visma riduce il distacco del gruppo a 20” dalla coppia al comando
Dopo l’accelerazione della formazione olandese, il gruppo rallenta, permettendo diversi attacchi in contropiede. Davanti intanto sulle rampe dell’Avenue du Parc Zukowski stacca Chretien, rimanendo da solo in testa alla corsa, mentre alle sue spalle Jan Polanc allunga sul gruppo e raggiunge Chretien
Esplode la corsa nel plotone, con continui scatti e controscatti. Zukowski però mantiene 40” sulla coppia di inseguitori, e 50” sul gruppo principale. Nuovo forcing della Jumbo Visma, che va a riprendere Polanc e Chretien, lasciando il solo corridore del Team Canada a guidare la corsa con 50” di vantaggio sul gruppo dei big
Proseguono i tentativi nel gruppo, ma nessuno riesce a dare l’affondo decisivo. Sempre in testa Zukowski, autore di una grande azione solitaria, con 40” di vantaggio. Ma il canadese va in crisi poco dopo, con il plotone costretto a rallentare pur di non andarlo a riprendere troppo presto
E’ peròZukowski a rialzarsi, alzando bandiera bianca e facendosi riassorbire dal gruppo. Gruppo che torna quindi compatto ai 30 km dal traguardo. Ai 25 dall’arrivo c’è l’attacco solitario di Earle, che guadagna una ventina di secondi sul gruppo
SunWeb e Jumbo Visma tirano in testa, lasciando andare il corridore della Israel. Earle viene poi ripreso ai 15 dall’arrivo, grazie ancora alla Jumbo Visma. Sono quindi le formazioni dei velocisti a prendere in mano la situazione, con SunWeb e CCC che si contendono la prima posizione nel gruppo
Prova ad anticipare la volata Nans Peters, che allunga sulla Cote de Camilien Houde. Il suo forcing porta via un gruppetto di 10 corridori, che guadagna una decina di secondi ai -10 dall’arrivo. E’ poi lo stesso Peters ad andar via da solo, sfruttando la confusione nel gruppo
Il francese guadagna 10” sui primi inseguitori, dove nel frattempo non c’è accordo per recuperare il corridore dell’AG2R. Alle spalle di Peters parte un altro francese, Julian Alaphilippe, che però attacca la salita finale con 7” di distacco
Sfruttando il tratto più duro, il corridore della Deceuninck raggiunge il connazionale, ma alle loro spalle si riportano anche Van Avermaet, Wellens, Mas, Woods e Sagan. Lancia la volata Alaphilippe, ma è troppo presto. Il francese viene riassorbito, ed è poi Greg Van Avermaet ad andare a vincere il GP di Montreal 2019