E’ tempo di FP2 per la MotoGP qui al GP di Stiria. In cima alla classifica dei tempi della sessione pomeridiana è Pol Espargaro, che mostra ancora una volta la velocità della KTM. Il catalano precede Takaaki Nakagami, con la Honda LCR e la Suzuki di Joan Mir. La top five si compone dell’altra Suzuki, quella di Alex Rins, e di Maverick Vinales, primo dei piloti Yamaha.
Miguel Oliveira è sesto davanti all’altra Yamaha di Franco Morbidelli. Ottavo Aleix Espargaro con l’Aprilia, decimo Brad Binder con la KTM.
Valentino Rossi risale fino al nono tempo, tuttavia il suo crono non è sufficiente per risalire tra i primi dieci nella classifica combinata. Ancor più clamoroso è il mancato accesso, per ora virtuale, alla Q2 di Fabio Quartararo. Il francese leader del mondiale ha deluso in questa FP2, conclusa solo con il 14esimo tempo.
Quindicesimo tempo per Andrea Dovizioso, ma a differenza di Quartararo il forlivese è dentro alla top ten, grazie al tempo della mattina.
Assente in questa sessione Johann Zarco, in attesa della visita medica per l’idoneità. Il francese dell’Avintia Racing partirà dalla pit lane in gara, come sanzione per l’incidente con Franco Morbidelli.
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Clima decisamente più caldo per la seconda sessione di libere, con l’asfalto che tocca i 50 gradi.
I primi minuti vedono i piloti girare con le gomme usate della mattina, ma non manca chi scende in pista con un set nuovo. I tempi si aggirano sul 24 basso, con Pol Espargaro che arriva ad abbassare fino al 24″2. Il catalano compie run piuttosto lunghi, quasi venti giri in totale, per testare l’usura delle coperture.
Negli ultimi sette minuti si scatena “l’inferno” del time attack. Molti adottano la scelta della gomma dura all’anteriore (nuova, naturalmente), dimostrando come la Michelin abbia portato mescole poco differenziate dal punto di vista della performance. Emergono fin da subito le Suzuki, veloci sia con Rins che con Mir. I due piloti s’installano nelle prime tre posizioni.
Ma nessuno sembra in grado di avvicinare “Polyccio”, capace di abbassare il riferimento fino a 1’23″638. Non solo primeggia la classifica della sessione, ma anche la combinata, battendo l’ 1’23″859 registrato in mattinata da Jack Miller. L’australiano, assieme a Dovizioso ed ad Oliveira, non migliora il crono della FP1.
Nell’ultimo giro spunta Nakagami, che passa al secondo posto parziale ritoccando il suo tempo nell’assoluta. Vinales e Morbidelli fanno altrettanto, rimanendo gli unici piloti Yamaha a rimanere in zona Q2. Che diventa importante, visto che le previsioni indicano un meteo “ballerino”.
L’accesso in top ten non riesce invece a Rossi ed a Quartararo. Valentino migliora il tempo della FP1 di più di tre decimi, ma ne manca ancora uno per raggiungere il piazzamento utile, occupato da Binder.
Fabio, invece, non riesce proprio a fare il time attack causa diversi lunghi che lo portano addirittura sulla ghiaia, in curva 4. Il francese sembra ancora patire problemi ai freni, gli stessi che lo hanno rallentato domenica scorsa al Gp d’Austria.