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Analisi Ferrari GP Mugello 2020

Analisi Ferrari GP Mugello 2020 - Weekend nero per la scuderia di Maranello che festeggia oggi il GP numero 1000 della sua storia. Leclerc...
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GP Suzuka | Bottas vince e la Mercedes è campione del mondo!

Il mondo capovolto in poche ore. La Mercedes centra il primo obbiettivo stagionale con il sesto titolo costruttori consecutivo raggiungendo il record della Ferrari tra il 1999 ed il 2004. La scuderia di Maranello dopo la prima fila della mattina si vede sfuggire la vittoria praticamente nei primi metri di gara a causa della falsa partenza di Vettel e dell’incidente a Leclerc. Ne ha approfittato Bottas che si è involato verso la vittoria che mancava da ormai 6 mesi. Seconda posizione per Vettel che ha resistito agli attacchi sul finale di Lewis Hamilton che ha chiuso terzo dopo una strategia discutibile del muretto.

Giù dal podio Alexander Albon che ha chiuso con un’ottima quarta posizione seppur lontano un minuto dalla testa. Quinto un solido e bravissimo Carlos Sainz che riesce ancora una volta a massimizzare il risultato. Sesto Leclerc autore di una rimonta furiosa dopo essere stato costretto al rientro ai box per sostituire l’ala dopo il contatto alla prima curva con Verstappen.

Settimo Daniel Ricciardo autore di una grandissima rimonta dopo una qualifica deficitaria. Ottavo Gasly ancora a punti. Nono Perez, che deve ringraziare la direzione gara che ha sventolato la bandiera a scacchi al 52esimo giro, annullando difatti il 53esimo ed ultimo giro nel quale il messicano era andato a muro.

Chiude la top ten Nico Hulkenberg anche lui in rimonta come il compagno di squadra.

Ordine d’arrivo

La gara

Alla partenza Vettel va probabilmente in anti stallo e compie un piccolo movimento prima dello spegnimento dei semafori. Il collegio dei commissari sportivi ha ammesso che il movimento di Seb è avvenuto nella tolleranza accettabile. Bottas dalla terza posizione si ritrova primo dopo 50 metri. Dietro alla prima curva Leclerc e Verstappen vanno al contatto col primo che ha le colpe maggiori andando a colpire la fiancata della RedBull. Il monegasco rientra ai box qualche giro dopo per cambiare l’ala (di cui un pezzo vola via rompendo lo specchietto di Hamilton), mentre l’olandese sarà costretto al ritiro.

Nel primo stint Bottas fugge via aprendo un gap importante su Vettel ed Hamilton. Si aprono le danze ai box con Vettel che monta le gomme soft, mentre i due Mercedes montano le medie. Bottas comincia a gestire, mentre Lewis martella giri veloce recuperando su Vettel nonostante quest’ultimo avesse una mescola di vantaggio. Il tedesco rientra ai box cercando di coprirsi su Hamilton montano le medie, mentre Bottas monta le soft. Qui la gara sembra però prendere una piega diversa: Hamilton rimane fuori per diversi giri con un ritmo costante ed un vantaggio sui 9 secondi, senza accusare un degrado importante. Il muretto però decide di far rientrare l’inglese, molto scettico a riguardo, in segno di lealtà verso il finlandese che avrebbe potuto rimanere in pista anche lui senza alcun problema nello stint precedente.

Nel finale Hamilton in virtù della mescola di vantaggio recupera su Vettel cercando più volte il sorpasso, ma la rossa sul rettilineo è semplicemente imprendibile, mantenendo la seconda posizione. Bottas vince e festeggia una vittoria che mancava da troppo tempo.

Prossimo appuntamento in Messico con l’altitudine che potrebbe stravolgere tutto. C’è un grosso impatto della rarefazione dell’aria in alta quota sulle prestazioni di una Formula 1: dall’assetto al raffreddamento, dal motore endotermico alla Power Unit.