Una partita destinata allo 0-0, poi Gyasi al 94′ fa urlare di gioia il Picco con il gol che può valere la salvezza. Il venezia crolla nel finale, facendosi male ancora una volta da solo. Lo Spezia sale a +10 dalla zona retrocessione e la permanenza si fa sempre più vicina. Batosta terribile per il Venezia, che non meritava la sconfitta, tuttavia questo suicidio potrebbe costare tanto in ottica salvezza.
Quali sono state le scelte dei tecnici ?
Spezia che scende in campo con il 4-3-3. Tra i pali c’è Provedel. I difensori centrali sono Erlic e Nikolaou, con Amian e Reca sui binari esterni. A centrocampo Motta sceglie Maggiore, Kiwior e Bastoni. In attacco spazio ad Agudelo, Gyasi e Kovalenko.
Zanetti sceglie lo stesso modulo per l’importante sfida salvezza. Ancora Maenpaa tra i pali nonostante la pessima prova contro la Sampdoria. Caldara e Ceccaroni centrali, completano il reparto Ebuehi e Haps. Cuiscance, Vacca e Ampadu formano il reparto di centrocampo. Aramu, Okereke e Johnsen come tridente d’attacco dei lagunari.
Arbitra il direttore di gara Doveri di Roma, si gioca all’Alberto Picco di La Spezia.
Sembrava pronto lo 0-0, poi Gyasi al 94′ fa urlare il Picco
Parte bene lo Spezia. La squadra di Thiago Motta alza subito il baricentro e per i primi 10′ di gara c’è solo la squadra spezzina in campo. Gli ospiti non riescono né a ripartire, né a impostare per il pressing asfissiante dei padroni di casa. Di occasioni da gol però nemmeno l’ombra. Verso il 20′ gli spezzini cominciano ad abbassare i ritmi e la partita si gioca principalmente a centrocampo, ma entrambe le squadre commettono tanti errori tecnici. Il primo tiro della gara arriva al 33′. Bastoni colpisce al limite dell’area piccola, Maenpaa risponde alla grande con i piedi. Quattro minuti dopo Aramu risponde per il Venezia cogliendo la traversa su punizione. Un’occasione per parte, ma la gara non decolla e all’intervallo è 0-0. La Ripresa è decisamente più viva, soprattutto per il Venezia con Aramu sempre uomo pericoloso. La partita vive di fiammate e si gioca soprattutto sui nervi, lo spettacolo e le occasioni latitano. L’occasione più nitida della seconda frazione è dello Spezia all’86’ con il colpo di testa di Manaj parato miracolosamente da Maenpaa. Quando la gara sembra essere finita, Caldara sbaglia un disimpegno clamoroso, la sfera termina sui piedi di Manaj. L’attaccante trova la parata di Maenpaa, ma sulla ribattuta arriva il tap-in di Gyasi, che regala la vittoria ai liguri.
Commenti sulla gara
Saremmo bugiardi a parlare dell’1-0 come un risultato giusto, perché per quanto visto in campo era partita da 0-0. Una vittoria d’orgoglio per la squadra di Thiago Motta, forse anche frutto della maggior esperienza dei liguri. I padroni di casa cominciano col piede giusto e con l’intensità giusta. L’occasione di Bastoni doveva essere sfruttata meglio. Nella ripresa gli spezzini accusano, ma nemmeno tanto, la rinnovata forza dei lagunari. Però lo Spezia ha avuto il merito di capitalizzare al massimo le pochissime occasioni della seconda frazione.
Il Venezia non gioca un buon primo tempo, dato che ha passato quasi l’intera prima frazione chiuso nella propria metà campo. Il secondo tempo si apre invece con la squadra di Zanetti più propositiva e che crea anche di più rispetto allo Spezia. Però quando prendi un gol come questo è molto probabile che ti manchi qualcosa per meritare la permanenza in Serie A. L’errore di Caldara nell’occasione è da matita blu.