Vittoria numero 81 per l’inglese a -10 dal record di Michael Schumacher
Capolavoro di Lewis Hamilton che beffa Max Verstappen nel finale del GP di Budapest. L’inglese col suo team ha azzardato il secondo pit stop al giro 48, riuscendo a recuperare un gap di quasi 20 secondi sull’olandese che ha visto crollare i suoi tempi negli ultimi 10 giri, per via del degrado gomma. Strategie azzeccata da parte del team tedesco, su cui lo stesso Lewis Hamilton nutriva dei dubbi fino a quando non ha visto diminuire giro dopo giro il distacco sul pilota RedBull.
Alla partenza Valtteri Bottas sembrava poter prendere il comando, ma un bloccaggio in curva 1 e un successivo in curva 2 ha favorito il sorpasso all’esterno di Hamilton. Il finlandese sul rettilineo è andato anche a contatto con Leclerc perdendo un pezzo di ala che lo ha costretto ad un primo pit stop nei primissimi giri perdendo posizioni e tempo prezioso.
Verstappen ed Hamilton prendono il largo, con le due Ferrari di Leclerc e Vettel più lente di un secondo circa, per un distacco che già al primo pit stop sarà abissale. Nel frattempo i due contendenti di testa si battono a suon di giri veloci con un gap mai superiore ai due secondi. L’olandese anticipa la sosta e frega l’inglese, che a quel punto rimane fuori per qualche giro, cercando si sfruttare nella seconda metà di gara una gomma più fresca.
Dopo il pit, l’inglese ritorna all’attacco del pilota RedBull con ben 3 tentativi andati però a favore dell’olandese, che con una gran difesa tiene dietro il campione del mondo. Ma ecco il colpo di scena: il team richiama Hamilton ai box, montandogli le gomme gialle. Lewis torna in pista ma non è convinto della strategia, lamentandosi apertamente in radio. Ma ecco che giro dopo giro comincia ad ingranare, a suon di giri veloci. Nel frattempo Verstappen, che aveva spinto per cercar di tenere Hamilton a distanza di sicurezza, vede i suoi tempi alzarsi fino a che non si ritrova la Mercedes a meno di un secondo a tre giri dalla fine. L’inglese prende l’esterno e con una gran staccata si mette davanti. Per Verstappen non c’è nulla da fare e si deve inchinare alla gara magistrale del campione del mondo.
Dietro, imbarazzante prestazione della Ferrari. Le due rosse hanno chiuso 3° e 4° con Vettel che al penultimo giro ha superato in staccata Leclerc con una rimonta simile a quella fatta da Hamilton su Verstappen. Le monoposto di Maranello chiudono però ad un umiliante minuto di ritardo. I problemi di carico aerodinamico restano, nonostante gli sforzi effettuati. Il problema della rossa è che Mercedes e RB non si sono fermate con lo sviluppo, ma hanno forse fatto progressi superiori a quelli della rossa.
Tutti gli altri piloti sono stati doppiati dal duo di testa. In quinta posizione un solido Sainz. Male Gasly sesto, doppiato dal compagno di squadra. Benissimo Raikkonen in settima posizione. Bottas, dopo i problemi ad inizio gara, recupera e finisce ottavo. Chiudono la top ten i giovani Norris e Albon.
Fuori dai punti le due Renault.
Ordine d’arrivo
Classifica piloti e costruttori