Il 9 luglio 2006 dopo aver battuto a Berlino ai calci di rigore la Francia, l’Italia ha vinto il titolo mondiale di calcio per la quarta volta nella sua storia. Da allora, dopo aver smesso di giocare (alcuni come Buffon in realtà non hanno ancora appeso gli scarpini al chiodo) gli azzurri selezionati da Marcello Lippi per partecipare a quel trionfale torneo hanno intrapreso carriere differenti. Tuttavia, in molti hanno tentato o sono in procinto di lanciarsi in una nuova esperienza in panchina. Vediamo, dunque, chi sono i campioni del mondo 2006 che hanno deciso di diventare allenatori.
In questi giorni, ovviamente, si sta facendo un gran parlare di Andrea Pirlo. L’ex centrocampista esordirà ufficialmente come tecnico sulla panchina della Juventus e per lui sarà la prima esperienza in assoluto in questo ruolo. L’ex «metronomo» nel febbraio del 2018 ha conseguito la qualifica Uefa A che lo ha abilitato ad allenare tutte le giovanili e le prime squadre fino alla Serie C e, inoltre, gli ha consentito di poter diventare vice-tecnico in Serie A e B.
Poche settimane fa, alla fine di luglio, la Juventus ha annunciato che Pirlo sarebbe stato il nuovo tecnico della Under 23, la compagine giovanile che attualmente milita in Serie C. La situazione però è cambiata repentinamente, infatti l’8 agosto, in seguito all’esonero di Maurizio Sarri, l’ex regista di Milan e Inter è diventato l’allenatore ufficiale dei campioni d’Italia in carica.
Dall’ex centrocampista Pirlo passiamo all’ex portiere Marco Amelia. Il suo primo incarico da allenatore è arrivato nel luglio del 2018 quando è stato ingaggiato dalla Lupa Roma, formazione della Serie D. Purtroppo per lui, al termine della stagione la squadra è retrocessa in Eccellenza. Nel giugno del 2019 ha un’altra opportunità tra i dilettanti con la Vastese, ma quest’avventura termina già a gennaio. Attualmente è libero.
I campioni del mondo 2006 che oggi sono allenatori: da Cannavaro a Nesta
È stato uno degli eroi del campionato del mondo di Germania 2006. Fabio Grosso ha mosso i primi passi come allenatore partendo dalla Primavera della Juventus che nel 2016 ha portato alla vittoria del Torneo di Viareggio. L’anno seguente arriva la prima grande occasione con il Bari in Serie B: riesce a qualificarsi per i playoff promozione ma viene eliminato dal Cittadella. Nel giugno del 2018 passa al Verona – sempre nel campionato cadetto – ma a poche giornate dal termine della stagione viene sollevato dall’incarico. Piuttosto infelice la sua parentesi al Brescia: Grosso viene ingaggiato nel novembre del 2019 per sostituire Corini in Serie A sulla panchina delle rondinelle. Dopo tre sconfitte in tre gare, però, viene licenziato.
L’ex difensore di Palermo, Milan e Parma, Cristian Zaccardo, ha i titoli per allenare ma finora non è arrivata la chiamata giusta per lui.
Fabio Cannavaro è stato il capitano dell’Italia campione del mondo 2006, nonché Pallone d’Oro nello stesso anno. La sua carriera da allenatore finora non gli ha permesso di guidare una squadra italiana. Infatti ha cominciato la sua nuova esperienza in Cina, nel novembre del 2014, quando ha guidato il Guangzhou Evergrande, salvo essere poi esonerato e sostituito dal brasiliano Scolari. Dopo pochi mesi arriva l’accordo con la società saudita dell’Al-Nassr, ma dopo alcuni mesi, senza nemmeno completare la stagione, viene sollevato dall’incarico. L’ex difensore della Juventus si prende una bella soddisfazione quando torna in Cina alla guida del Tianjin Quanjian, con il quale riesce a raggiungere una storica promozione nella Super League. L’esperienza nel massimo campionato è soddisfacente, infatti ottiene la terza posizione e la qualificazione alla Champions League asiatica. A sorpresa, nel novembre del 2017 decide di andar via dopo la rescissione consensuale del contratto.
Cannavaro nel dicembre dello stesso anno torna al Guangzhou, con il quale conquista prima una Supercoppa di Cina e poi il titolo nazionale. Attualmente siede ancora sulla panchina di questa squadra.
Un altro dei campioni del mondo 2006 in cerca di fortuna come tecnico è Andrea Barzagli. Ritiratosi nel 2019, ha ottenuto il patentino Uefa B come allenatore di base. È entrato subito nello staff tecnico della Juventus, affiancando Sarri fino al maggio del 2020 quando ha poi deciso di lasciare per motivi familiari. Sarebbe in lizza con Grosso per guidare la Primavera bianconera.
L’ex Lazio e Milan Alessandro Nesta ha cominciato a fare esperienza in panchina nel 2015 negli Stati Uniti con il Miami FC. Nel 2018 arriva la prima chiamata dall’Italia, infatti diviene tecnico del Perugia in Serie B, e durante la sua prima stagione viene eliminato ai playoff promozione dal Venezia. Dopo un altro anno e un’ulteriore delusione agli spareggi per salire in Serie A, termina l’avventura di Nesta al Perugia. Attualmente sta guidando il Frosinone, con il quale sta tentando ancora una volta la scalata al massimo campionato.
Marco Materazzi finora ha avuto una sola opportunità in India. Qui ha allenato il Chennai Titans, con il quale ha trionfato nel campionato nazionale nel dicembre del 2015. Il connubio con la formazione indiana è terminato nel marzo del 2017.
Pippo Inzaghi a Benevento, Gattuso a Napoli
Andando avanti con i campioni del mondo 2006 che stanno cercando di avere successo come allenatori, passiamo a Massimo Oddo. L’ex esterno di Lazio e Milan ha cominciato alla grande con il Pescara, ottenendo la promozione in Serie A nel 2016. Nella massima competizione però i risultati stentano ad arrivare, e così il club abruzzese gli comunica l’esonero. Nel novembre del 2017 viene contattato dall’Udinese per subentrare a Delneri. Quando mancano quattro giornate al termine del campionato viene però rimosso dall’incarico con i friulani a rischio retrocessione.
Non va molto meglio con il Crotone: chiamato al posto di Stroppa, Oddo si dimette dopo circa due mesi con uno score di 2 pareggi e 6 sconfitte, Coppa Italia compresa. Nel giugno del 2019 c’è l’occasione Perugia in Serie B: i risultati discontinui durante il torneo spingono la società a esonerarlo per sostituirlo con Serse Cosmi.
Mauro German Camoranesi ha esordito nel gennaio del 2020 quando, come tecnico degli sloveni del Tabor Sezana, ha ottenuto un’inattesa salvezza. Simone Barone finora ha allenato solo le formazioni giovanili, partendo dagli Allievi del Modena e passando per gli Juniores del Parma. Adesso è alla Berretti del Sassuolo. L’ex bomber Alberto Gilardino, dopo essersi fatto le ossa nel Rezzato, nel luglio del 2019 è stato ingaggiato dalla Pro Vercelli e ha esordito così come allenatore tra i professionisti. Dopo appena un anno ha salutato la squadra piemontese.
Gennaro Gattuso ha iniziato ad allenare in Svizzera con il Sion. Quindi nel 2013 si è accomodato sulla panchina del Palermo, che però ha dovuto lasciare dopo appena 6 partite. Piuttosto tormentata la successiva esperienza all’OFI Creta, nella massima divisione greca. L’ex centrocampista del Milan infatti rassegna le proprie dimissioni dopo 7 giornate. Tuttavia, in seguito alle insistenze dei tifosi, decide di riaccordarsi con il club: tornato alla guida della squadra, va avanti fino a dicembre quando giungono le dimissioni definitive.
Ringhio resta fermo per circa un anno, quindi è la volta del Pisa nel 2015 in Lega Pro. Con la formazione toscana conquista la promozione in Serie B. In seguito ad una crisi finanziaria che ha colpito la società, il tecnico calabrese si dimette, salvo poi tornare sui suoi passi a settembre, quando la proprietà è riuscita a risolvere i suoi problemi economici. L’addio si consuma nel maggio del 2017 dopo la retrocessione in Serie C.
Terminata l’esperienza al Pisa, Gattuso entra nello staff del Milan come allenatore della Primavera. La grande chance per lui si verifica quando il club lo chiama a sostituire Montella in prima squadra. Nella stagione seguente (2018-2019) riesce a portare i rossoneri fino al quinto posto in campionato e manca per un solo punto la qualificazione in Champions League. Il 28 maggio 2019 c’è il divorzio consensuale con la società rossonera tramite rescissione del contratto. Dal dicembre del 2019 l’ex centrocampista è diventato il nuovo tecnico del Napoli in luogo di Carlo Ancelotti e in azzurro ha vinto la Coppa Italia battendo in finale ai rigori la Juventus.
Rinnovo Gattuso: contratto fino al 2023
Filippo Inzaghi (un altro dei campioni del mondo 2006) ha cominciato a lavorare come allenatore al Milan prima tra gli Allievi Nazionali e poi con la Primavera. Il 9 giugno 2014 ottiene l’incarico come tecnico della prima squadra. Termina la stagione al decimo posto e così si conclude anzitempo il suo lavoro a Milanello. L’ex centravanti si prende la sua rivincita già al Venezia, dove ottiene la promozione in Serie B e la Coppa Italia di Lega Pro. Nella stagione 2017-2018 raggiunge i playoff ma viene eliminato in semifinale.
Dopo Venezia arriva per Inzaghi il Bologna in Serie A nel giugno del 2018. A gennaio dell’anno seguente, però, stante la posizione in classifica pericolante della squadra emiliana, il club preferisce esonerarlo. Ma SuperPippo diventa l’uomo dei record quando approda al Benevento nel giugno del 2019. Con i sanniti stravince il campionato di Serie B ottenendo diversi primati (promozione più veloce della storia, miglior attacco e difesa) ed ora si prepara a disputare il massimo campionato sulla panchina della squadra campana.