Alzi le mani chi ad inizio pensava di trovare il Real Madrid ancora in lotta per la Liga e soprattutto in UEFA Champions League. Sicuramente sarà un numero molto esiguo. Dato comprensibile visto la prima parte di stagione tra alti e bassi in Liga, un girone di Champions superato al pelo e l’eliminazione precoce in Coppa del Re.
Una situazione difficile, diciamo non da Real Madrid che siamo abituati a vedere. Eppure ad aprile la realtà è un’altra. I Blancos sono ancora in corsa per rendere memorabile questa stagione. Per dirla in altri termini: il Real Madrid è sempre Galacticos. E chi ha permesso ai Blancos di essere ancora vivi è l’uomo che sta in panchina e che da giocatore è stato simbolo delle Merengues. Parliamo di Zinédine Zidane, che da capro espiatorio è passato a salvatore del Real Madrid.
Perché il Real Madrid è sempre Galacticos?
Era morto a settembre. Era morto a novembre. Era definitivamente sconfitto a febbraio. Ora è li a giocarsi ancora un double che farebbe storia visti i contorni di questa stagione. Ma durante questa annata ci siamo dimenticati spesso che stavamo parlando del Real Madrid, di una squadra abituata a rimanere sempre competitiva anche quando sembra non esserlo. Forse è questa la grande forza mentale delle Meregues: una grande consapevolezza nei propri mezzi e nelle proprie capacità. E quest’anno ciò è stato dimostrato con una squadra devastata dagli infortuni. Lo ha dimostrato Zidane, che tra mille difficoltà è riuscito a plasmare nuovamente un Real altamente competitivo. Lo ha fatto non con una panchina di lusso e senza poter contare su Hazard e Ramos. Ha passato l’intera stagione a giocare con giocatori adattati, ha palesato le sue qualità di adattamento alle situazioni.
Gira e rigira la storia è sempre la stessa. Il Real Madrid si vede nei momenti decisivi e anche questa volta è stato così. Le Merengues ora sono in semifinale, la quattordicesima della loro storia. Si tratta di un record assoluto, mai nessuna squadra ha toccato simili vette. Zidane diventa così il primo tecnico francese a raggiungere le semifinali della competizione per la quarta volta, superando il record di Wenger (fermo a quota tre). Se il Real Madrid dovesse sbarazzarsi del Chelsea approderebbe dunque in finale e ci arriverebbe da favorita probabilmente. Il dato d’altronde parla chiaro: non una finale persa dal 1981. Che possa essere l’inizio di un altro spaziale ciclo firmato Real Madrid?