Dopo lo stop con la Spagna arriva subito la vittoria. L’Italia da bronzo porta a casa il terzo posto nella Nations League contro il Belgio. La gara si sblocca nel secondo tempo con la rete di Barella e poi il penalty di Berardi. Nel finale De Ketelaere accorcia, ma non basta.
Quali sono state le scelte dei tecnici?
Mancini non cambia modulo, ma opta per cinque nuovi giocatori. Donnarumma, oggi capitano, in porta e coppia centrale formata da Bastoni e Acerbi. Sulle corsie esterne giocano Di Lorenzo ed Emerson Palmieri. A centrocampo chance dal primo minuto per Pellegrini, Locatelli e Barella. In avanti c’è il tridente Berardi-Raspadori-Chiesa.
Turnover per Martinez. I belgi scendono in campo con il 3-4-3. C’è Courtois tra i pali nonostante e dichiarazioni rilasciate nei giorni precedenti. Il tridente difensivo vede all’opera Alderweireld, Denayer e Vertonghen. A centrocampo giocano Witsel e Tielemans, sulle fasce Castagne e Saelemaekers. Non giocano De Bruyne, Lukaku e Hazard. Al loro posto spazio a Vanaken, Batshuayi e Carrasco.
Arbitra il direttore di gara Srdjan Jovanovic, si gioca all’Allianz Stadium di Torino.
Italia da bronzo, vittoria meritata
Nel complesso l’Italia gioca bene. Un’ottima risposta dopo le critiche ingiuste a causa della sconfitta contro la Spagna. Squadra bella e pimpante, con Chiesa (MVP) e Berardi sugli scudi. Il loro continuo scambio di posizione ha fatto ammattire la difesa avversaria. A centrocampo non giocavano Jorginho e Verratti, ma le note positive sono molte. Le prestazioni importanti di Locatelli e Pellegrini fanno capire che il futuro del reparto azzurro è in buone mani. La difesa ha convinto, soprattutto c’è stata la risposta da fuoriclasse di Bastoni dopo il flop con la Spagna.
La nota negativa è il gol subito in contropiede. Non si può subire una rete del genere da un calcio d’angolo a proprio favore. Episodio che ha fatto arrabbiare e non poco il CT Roberto Mancini. Va anche detto che la nazionale stava soffrendo le folate dei Diavolo Rossi nell’ultimo spezzone di gara.
Il Belgio resta a bocca asciutta
La nazionale belga stecca ancora. Gli uomini di Martinez non giocano con il giusto mordente (sulla falsa riga delle dichiarazioni di Courtois). Senza Lukaku ed Hazard e con De Bruyne in panchina si affida ad altre alternative. Però la scelta di giocare senza il centrocampista del City dall’inizio fa storcere un po’ il naso. Il suo ingresso nella seconda frazione ha portato qualità e il Belgio è cresciuto. Le alternative non hanno fatto male, ma la sensazione è che i Diavoli Rossi siano un po’ dipendenti dalle reti di Lukaku e dalle giocate di Hazard e De Bruyne.
Una squadra forse condannata ad essere incompiuta? La generazione d’oro del Belgio non ha portato trofei, il piazzamento migliore è stato il terzo posto a Russia 2018. Qatar 2022 rappresenta veramente l’ultima possibilità per non rendere vano l’enorme lavoro cominciato dalla federazione belga dopo Euro 2000.