Una domenica di alti e bassi, davanti al pubblico di casa. Potremmo riassumere così la giornata di Jack Miller, impegnato ieri nell’ultimo appuntamento della Superbike australiana al The Bend Motorsport Park. Sul nuovo impianto, a 100 Km da Adelaide, la serie ASBK ha disputato il round finale, con l’ufficiale Ducati MotoGP iscritto come “ospite d’onore”. “Thriller” ha corso con una Panigale V4R con gomme Michelin, gestita dal team DesmoSport.
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Com’è andato Jack Miller a The Bend?
In qualifica, Miller ha preso le misure della superbike “casalinga”, centrando il terzo tempo che gli è valsa la prima fila. La pole è andata a Wayne Maxwell, pilota 39enne che a The Bend avrebbe concluso la carriera, cercando di aggiudicarsi di nuovo il titolo nazionale. Quest’ultimo si è portato a casa il successo di gara 1, con Jack che ha conteso un piazzamento sul podio. Ma un errore di Aiden Waigner ha mandato a terra il numero 43, in maniera tanto brutale quanto incruenta. La manche è stata piuttosto rocambolesca: una bandiera rossa per la caduta di Evan Bayles aveva costretto i team a riorganizzare tutto per la seconda parte di gara. Più tranquilla invece gara 2: mentre Maxwell faceva doppietta -portandosi a casa il titolo- Miller batte Cru Halliday aggiudicandosi il gradino più basso del podio. “È stato un weekend assurdamente divertente qui a The Bend“, ha commentato l’australiano sui suoi profili social. “Non ringrazierò mai abbastanza la Ducati per avermi consentito di realizzare tutto questo e tutti i ragazzi per averlo concretizzato! Voglio anche ringraziare tutti coloro che sono venuti ad assistere alla gara, incrociando le dita per un ritorno della MotoGP a Phillip Island nel 2022“. Alle gare di The Bend era presente anche Oly Bayliss, alla sua ultima stagione nella Superbike nazionale. Il figlio di Troy Bayliss il prossimo anno correrà nel mondiale Supersport, con la Ducati V2 del Barni Racing.
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