Jake Stewart mette da parte la rivalità sportiva e il discusso episodio verificatosi alla Cholet Pays de la Loire per schierarsi dalla parte di Nacer Bouhanni e dire “no al razzismo”. Tutto è cominciato domenica 28 marzo quando, durante la corsa francese, mentre Elia Viviani sfrecciava verso il successo, alle sue spalle Bouhanni commetteva una scorrettezza ai danni di Stewart, spingendolo di fatto verso le barriere di sicurezza.
Il francese è stato immediatamente squalificato, mentre l’avversario britannico ha riportato la frattura di una mano. In seguito a questo increscioso episodio, gli appassionati di ciclismo si sono scatenati sui social network, attaccando pesantemente Bouhanni (francese di origini algerine) con insulti di stampo razzista. Il corridore della Arkea-Samsic, dopo aver sopportato a lungo, ha deciso di replicare dicendo che ci sono delle “piccole persone” che non fanno altro che offenderlo, scrivendo che deve tornare in Africa e descrivendolo come un criminale.
L’atleta 30enne ha proseguito rivelando che addirittura gli è stato detto che è solo un magrebino e che per questo motivo andrebbe “internato”. Quindi ha aggiunto che spesso riceve emoticon raffiguranti una testa di maiale. Il corridore ha chiarito che lui è francese a tutti gli effetti, e ha affermato che sporgerà denuncia visto che ormai “la misura è colma”.
Intervistato da L’Equipe, Bouhanni ha spiegato che ha provato a non reagire per evitare di fare del vittimismo, ma ormai da troppi anni è vittima di episodi di becero razzismo. Ha ribadito di essere nato in Francia e che uno dei momenti più belli ed emozionanti della sua carriera è stato quando è riuscito a conquistare il campionato francese ad appena 21 anni. Subito dopo ha sottolineato che tra i colleghi non c’è affatto un atteggiamento discriminatorio, mentre i maggiori problemi li ha sempre avuti al di fuori del ciclismo, e per questa ragione: “È ora di finirla”. Alle parole di Bouhanni hanno fatto seguito quelle di Stewart.
Jake Stewart difende a spada tratta Bouhanni
Jake Stewart ha messo da parte la scorrettezza ai suoi danni di Nacer Bouhanni durante la Cholet, ed è sceso in campo per difendere senza alcuna esitazione il collega. Sui social network ha scritto che, anche se i loro rapporti non sono del tutto idilliaci, comunque è dalla sua parte. Infatti l’atleta britannico ha affermato con forza che se c’è una cosa sulla quale tutti dovrebbero essere d’accordo è “il no al razzismo”.
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Il ciclista del team Groupama-FDJ ha definito “deplorevoli” gli insulti razzisti piovuti su Bouhanni, chiarendo: “Non c’è posto per il razzismo in questo mondo”. Infine, rivolgendosi agli scellerati che hanno offeso il 30enne francese, ha detto che “non sono i benvenuti” in uno sport come il ciclismo.