Joan Mir parla nel post GP di Austin criticando la scelta della direzione gara di penalizzarlo di una posizione per il contatto all’ultimo giro con Jack Miller. Non più 7a posizione dunque ma 8a per l’ormai ex campione del mondo sempre più lontano dalla vetta del mondiale.
Joan Mir post Austin: “Non capisco la penalità”
Una gara in sordina quella del campione del mondo in carica Joan Mir, una gara certamente deludente visto che questa volta gli è toccato finire anche alle spalle del compagno di squadra Alex Rins. Come se non bastasse a fine gara ecco una penalità che lo ha fatto scivolare dalla 7a alla 8a posizione in vantaggio di Jack Miller. Il ducatista è il protagonista insieme allo spagnolo di un contatto a fine gara. Per la precisione in curva 15 dell’ultimo giro, i due si sono toccati finendo larghi e aprendo così la strada al nostro Enea Bastianini capace di infilarli entrambi e di prendersi la 6a posizione finale. A fine gara ecco la beffa per Joan: la direzione gara valutato il contatto tra Mir e Miller ha deciso di penalizzare lo spagnolo di 1 posizione retrocedendolo così proprio alle spalle dell’australiano della Ducati in 8a piazza. In questi giorni Joan è tornato sull’accaduto sottolineando come non si capaciti della penalità. “La penalità sinceramente non l’ho proprio capita. Non è la prima volta che ho un contatto con Miller in corsa. Sembra quasi che i commissari si siano svegliati solo oggi”.
Enea Bastianini: nuovo capolavoro ad Austin
Mir: “Così diventa impossibile sorpassare”
Joan raggiunto dai microfoni di motorsport.com è andato più a fondo analizzando nel dettaglio quanto accaduto. Ci troviamo nell’ultimo giro del Gran Premio di Austin e Miller in grande difficoltà per il degrado degli pneumatici è incalzato da vicino da Joan Mir, autore di una gara fin lì anonima. “Come prima cosa voglio assolutamente dire che mi dispiace perché non sono il tipo di pilota a cui piace generare contatti nei sorpassi. C’è da dire però che mi trovavo dietro Miller e lui faceva delle traiettorie davvero strane. Ho dovuto aspettare l’ultimo giro per sorpassare perché in accelerazione facevo davvero fatica. Nella chicane del T1 ho fatto una gran manovra e l’ho sorpassato. Purtroppo nel rettilineo successivo il suo motore gli ha permesso di controsorpassarmi e darmi un paio di decimi. A quel punto non rimaneva che curva 15 con spot di sorpasso. Avevo notato però come Jack chiudesse tutte le traiettorie. Era molto lento e ogni curva la impostava per chiudere la porta. Ho provato a prendere l’interno di curva 15 ma lui, ovviamente, ha stretto. Io per non toccarlo sono finito addirittura sul cordolo rischiando di cadere, a quel punto ho perso aderenza e l’ho toccato. Mi dispiace ma penso che la penalità sia veramente ingiusta perché così diventa impossibile superare. Con Miller non è la prima volta che ho un contatto, così sembra quasi che le altre volta come in Qatar i commissari siano stati a dormire mentre oggi erano pronti a penalizzarmi”.