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KTM: la ristrutturazione del dopo Leitner

In questi giorni, ha fatto discutere la scelta di KTM di sostituire Mike Leitner. Il team manager non ricoprirà più tale ruolo, lasciando il posto a Francesco Guidotti. In un’intervista a Motorsport.com, il capo del reparto corse Pit Beirer ha spiegato le ragioni di questi cambi. La KTM è reduce da una stagione 2021 di alti e bassi, con due vittorie e quattro piazzamenti sul podio.


Terremoto in MotoGP: Mike Leitner lascia KTM


Perché Leitner non è più il team manager KTM?

Leitner è entrato nella squadra nel 2017, quando il programma MotoGP era allo stato embrionale. Lo ha seguito per tutti i sette anni, ma ora è giunto il momento di cambiare. “Prima di tutto, vorrei sottolineare che non si tratta di una serparazione completa da Mike, perché è ancora con KTM“, ha detto Beirer a Motorsport.com. “Lui è e rimane un amico del nostro marchio. Per sette anni, Mike ha dato tutto per questo progetto, giorno e notte“. Beirer ha poi spiegato che nel corso degli anni, Leitner si è occupato di vari settori nel programma. Passava le giornate nel box a gestire l’attività in pista, e poi andava in fabbrica a seguire lo sviluppo tecnico. E di sviluppi la “Kappa” ne ha portati tanti, compreso il nuovo telaio “crossistico” sviluppato sulle indicazioni di Dani Pedrosa. Nelle ultime gare è emersa una certa ansia all’interno del team, con i piloti che chiedevano di continuo sugli aggiornamenti tecnici. Beirer e Leitner si sono accorti che una sola persona che sta in tutti i reparti spende troppe energie, per una produttività minima. Di qui la scelta di Mike di fare un passo indietro, o meglio, di passare ad altre mansioni. D’ora in avanti sarà il coordinatore di tutte le attività di KTM Racing.

La divisione dei poteri

Per il 2022, KTM avrà un responsabile per ogni reparto. Fabiano Sterlacchini guiderà la sezione tecnica, e quindi controllerà gli sviluppi della moto. Francesco Guidotti gestirà le attività in pista. Entrambi provengono dal mondo Ducati, e questo fa pensare che abbiano uno scopo, diciamo nascosto: permettere a KTM di attingere a parte del know-how della casa bolognese. “Abbiamo bisogno di modificare i tempi delle fasi di sviluppo, forse provare un po’ più a lungo le parti per essere più sicuri quando le portiamo alla squadra corse“, ha aggiunto Beirer. “Poi ne dobbiamo portare meno, perché ci deve essere più tranquillità“. Una curiosità: Guidotti ha già lavorato per KTM in passato: dal 2003 al 2007 è stato coordinatore del team ufficiale che ha militato in 125 e nella 250, con piloti del calibro di Roberto Locatelli, Casey Stoner, Hiroshi Aoyama e Manuel Poggiali.

Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione