Tiago Pinto, nuovo general manager della Roma, dopo aver concluso il periodo di quarantena, è intervenuto in conferenza stampa a Trigoria. Queste le sue dichiarazioni.
Cosa ha detto Tiago Pinto?
Pinto ha iniziato con queste parole la conferenza stampa di presentazione: “Buongiorno a tutti, vorrei rispondere alle vostre domande in italiano ma sto ancora imparando la lingua, quindi risponderò in portoghese. Grazie a tutti”.
L’arrivo a Roma: le prime sensazioni
“Sono molto felice di essere qui e molto motivato per il nuovo progetto. Non nascondo che i primi giorni sono stati difficili, potendo comunicare solo tramite telefono e videochiamate. Da ieri ho cominciato a lavorare a Trigoria e le sensazioni sono molto positive“.
Come mai Pinto ha scelto la Roma?
Pinto ha raccontato cosa lo abbia spinto a lasciare il Benfica e scegliere la Roma: “Conoscete la mia storia d’amore con il Benfica e non è stato facile lasciare il club. Quello che mi ha convinto sono stati i colloqui con Dan e Ryan Friedkin. Mi hanno spiegato quali sono le loro intenzioni e ciò che vogliono costruire. Mi hanno fatto capire di poter essere un elemento importante per la società, per rendere la Roma una squadra più competitiva e in grado di vincere“.
I progetti futuri dei Friedkin
“In Italia tutti si sono resi conto dello sforzo fatto dai Friedkin. È un progetto a medio-lungo termine, non si può dire quando vinceremo ma l’ambizione è grande. Ogni giorno dobbiamo fare meglio del giorno prima. Mi aspetto un miglioramento quotidiano dei giocatori, dobbiamo migliorare le prestazioni partita dopo partita. Solo così i titoli arriveranno“.
Il rinnovo di Pellegrini
“Col mister non abbiamo il problema della lingua…stiamo lavorando di squadra, tutti insieme, è un progetto a medio-lungo termine ma stiamo lavorando per trovare le soluzioni migliori per la Roma. Stiamo lavorando tutti i giorni per rendere questa squadra più competitiva. Su Pellegrini non c’è alcun dubbio, sono una persona trasparente, lui incarna il nostro progetto. E’ giovane, ha talento ed è profondamente legato alla Roma. Presto faremo il possibile per rinnovare il suo contratto“.
Le plusvalenze
Alla domanda se la Roma entro giugno dovrà effettuare un quantitativo importante di plusvalenze per rientrare nel fair play finanziario ha risposto: “Sappiamo dell’esistenza di regole che vanno rispettate. Lavoriamo tutti insieme per trovare migliori soluzioni con l’obiettivo di vincere a medio-lungo termine. Vale per i titoli e per le operazioni sul mercato. Siamo tutti consapevoli della situazione attuale, nemmeno il calcio riesce a sfuggire a questi discorsi. Tutti dobbiamo saperci reinventare”.
Il ruolo di Ryan Friedkin nel mercato
“Ribadisco che noi qui lavoriamo di squadra, nessuno si sente la superstar. Non è il mio modo di lavorare e non è quello di lavorare dei presidenti. Il mio lavoro riguarderà anche il mercato, ma lo farò sempre a stretto contatto con i Friedkin, ai quali spetta la decisione finale. Sono qui per lavorare in sinergia e far crescere la Roma. Non voglio che qualcuno in futuro dirà che un giocatore è stato un mio acquisto, io lavoro di squadra con Dan e Ryan“.
Quali sono gli obiettivi di Pinto?
“Tanto per essere chiari, non arriverà nessuno, nessuno verrà messo sotto contratto. Il mio ruolo è quello di general manager di tutta l’area sportiva e, molto importante, arrivo qui per lavorare con le persone che già ci sono. La mia prima missione è conoscere questi collaboratori per capire i processi e dare il mio contributo, altrimenti la mia presenza qui non avrebbe molto senso. Mi occuperò della gestione dell’area sportiva, di concerto con Dan e Ryan. Ritengo che attualmente sia importantissimo avere un dipartimento scouting molto forte e molto solido. Sono cambiate molte cose, anche a livello di analisi dei calciatori. È fondamentale che ci sia uno scouting forte. Non significa che già non lo siano, ma che è importante che sia uno scouting della Roma. Servono risorse per avere una banca dati migliore possibile per prendere le decisioni migliori possibile”.
Pinto: il commento su Fonseca
“Ho lavorato con diversi allenatori e vado orgoglioso del fatto di aver collaborato con persone con mentalità diversa, ci sono grandi allenatori che si espongono ad altre filosofie per crescere. Paulo Fonseca sarà il quinto allenatore col quale lavorerò, conosco la sua carriera in quanto portoghese. Ci conosciamo dai tempi di Pacos Ferreira e Desportivo Aves. Non nascondo che mi identifico nelle sue idee di calcio, un calcio offensivo e dinamico. Le sue idee sono quelle che vogliamo per il nostro club”.
Cosa pensano del nuovo general manager giallorosso le radio romane?
Il ruolo del DS
Come noto, Tiago Pinto ha firmato da general manager senza portare con sé alla Roma dei collaboratori. L’ultimo mercato della Roma lo ha seguito il CEO. Il ruolo del DS classico è dunque un concetto superato? Pinto ha le idee chiare: “In portoghese diciamo che è più importante discutere le cose che discutere del nome delle cose. Motivo per il quale intendiamo costruire un modello di gestione che ho già spiegato. Noi vogliamo avviare una gestione diversa che evidentemente guiderò. Spesso ci si sofferma sul discutere sui titoli, le qualifiche e i nomi e non sulla sostanza. Sarò il GM, la persona che sovrintenderà sull’area sportiva, ma all’interno del modello che vi ho illustrato”.