Bentornati al notiziario settimanale della NASCAR, Kansas Truck edition. Ed è proprio dalla gara dei pick up che partiamo per questa puntata, come sempre ricca di spunti. E poi faremo un tuffo nel passato…per poi proiettarci nel futuro! Questo e molto altro in questo articolo, che comincia da qui.
Buschy Mcbusch Race 400: Kyle Busch re dei restart
Chi ha vinto la NASCAR Truck in Kansas?
La gara della Truck Series è stata nel segno di Kyle Busch. Il pilota di Las Vegas ha disputato la sua terza gara dell’anno sul Toyota Tundra di sua proprietà, dominando il sabato pomeriggio sull’ovale da 1.5 miglia. Dopo aver conquistato le due stage a mani basse, le cose si sono complicate, causa un sospetto problema tecnico sul suo Truck numero 51. Ma ciò non gli ha impedito di domare Ross Chastain e Austin Hill nello spettacolare Overtime che ha concluso la gara. Alla bandiera a scacchi, Kyle ha battuto Chastain di appena sei decimi. Hill ha concluso terzo, proseguendo il suo digiuno di vittorie che dura dal settembre dell’anno scorso. Christian Eckes, John Hunter Nemechek, Todd Gilliland, Zane Smith, Raphael Lessard, Johnny Sauter e Ben Rhodes completano la top ten. Menzione speciale per Hailie Deegan, finalmente capace di disputare una gara buona. Dopo una lunga serie di errori e prestazioni opache, la lady californiana ha conclude 13esima, dopo aver accarezzato la top ten in un paio di occasioni. In campionato, Nemechek è saldamente in testa, con 33 punti di vantaggio su Rhodes.
Dal Kansas a Darlington, la NASCAR si dedica al Throwback
Archiviato il weekend in Kansas, il circo della NASCAR si sposta a Darlington. La gara del South Carolina da quest’anno passa definitivamente da settembre a maggio, portandosi con sé la tradizione del Throwback weekend. Anche quest’anno, i team si presenteranno al via con livree vintage, dedicate ad eventi, sponsor o piloti del passato. Per l’occasione, la Goodyear 400 della Cup Series avrà degli ospiti d’eccezione: Dale Inman, Leonard Wood, Bill Elliott, Dale Earnhardt Jr. e Greg Biffle. Tutte leggende dello sport, sia dietro il volante che al muretto box. Il cerimoniere sarà Inman, membro della NASCAR Hall Of Fame. Bill Eliott e Leonard Wood faranno una parata prima della gara Cup, al volante di due vetture d’epoca restaurate. Wood guiderà la Ford Mercury di David Pearson del 1971, mentre Bill si riunirà con la Thunderbird che guidava nel 1988. Dale Earnhardt Jr farà un giro d’onore su una Chevy Nova appartenuta al padre Dale Sr, prima della gara della XFinity. Il tracciato aprirà le porte al pubblico, con un occhio di riguardo per le madri dei piloti, ospiti d’onore in occasione del Mother’s Day.
Next Gen Car, il gran giorno
Ma prima di tuffarsi nel passato, la NASCAR darà uno sguardo al futuro. Domani sera, in diretta streaming, verranno svelate le versioni “brandizzate” delle Next Gen Car, le vetture che correranno nel 2022. Il lungo processo di collaudi sta giungendo al termine, ed è il momento del tocco finale. Chevrolet, Ford e Toyota illustreranno in anteprima assoluta le loro versioni delle nuova vettura, che proietterà il campionato in una dimensione completamente nuova. Rispetto alle attuali auto, le Next Gen hanno in comune solo il telaio tubolare, ed il motore V8 che per ora resta immutato. La vettura presenta soluzioni tecniche inedite per la categoria, come il cambio sequenziale a cinque rapporti e le sospensioni posteriori indipendenti. Dal 2023 arriverà un nuovo motore, che adotterà un sistema ibrido.
Next Gen Darlington, la nuova NASCAR supera l’esame più difficile
Notizie in breve
Concludiamo con due notizie brevi.
Raphael Lessard ha perso il posto al GMS Racing. Il team della Truck Series ha annunciato la separazione dal canadese per “circostanze sfortunate” (in un tweet il pilota ha accennato a problemi di budget). Le due parti stanno comunque lavorando per un ritorno nel 2022. Ryan Reed sostituirà Lessard a Darlington, poi si vedrà.
Il 2 maggio scorso il paddock della NASCAR ha pianto la scomparsa di Eric McClure. L’annuncio è stato dato dalla famiglia del 42enne, senza però specificare le cause dell’improvviso decesso. Padre di sette figlie, aveva 42 anni. Nella sua carriera, McClure ha corso 288 gare nella XFinity Series tra il 2003 ed il 2016, con un ottavo posto come miglior piazzamento.