Domani il Torino ospiterà il Verona, per andare a caccia della salvezza. Le due principali avversarie in chiave salvezza, Benevento e Cagliari si affronteranno in uno scontro diretto all’ultimo sangue, e dunque i granata hanno una sorta di match ball tra le loro mani. La squadra di Nicola deve vincere a tutti i costi, per avvicinarsi alla salvezza. Di seguito le dichiarazioni nel pre Torino-Verona.
COME HA VISSUTO NICOLA IL PRE TORINO-VERONA?
Il tecnico dei padroni di casa, Davide Nicola, nel pre Torino-Verona ha affermato: “Abbiamo le nostre armi per contrapporci, abbiamo portato in gol 17 giocatori diversi. Loro preferiscono andare sulle seconde palle, costruiscono a tre o a quattro e giocano sulla catena in maniera importante. Ma ti permettono di giocare, diventa una partita veloce. Servirà attenzione e serenità per sfruttare i nostri punti di forza. Tutti potranno dare il proprio contributo, significa che siamo un gruppo squadra. Non dobbiamo dosare, ma andare al massimo. Ogni gara è sempre la più importante, dobbiamo sempre essere competitivi”. Riguardo agli allenamenti della squadra ha poi aggiunto: “Al mattino la capacità intellettiva è migliore, poi possiamo controllare diversi pasti e curare così tanti dettagli. La vita di un giocatore è maniacale, ci sono evidenze scientifiche che allenarsi al mattino è meglio. A volte facciamo doppie sedute, dipende un po’ dagli impegni, ma noi facciamo allenamenti intensi: così lo raggiungiamo in un’unica seduta, senza fare due volumi. Il riposo è importante tanto quanto il lavoro”.
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LA CONFERENZA STAMPA DI JURIC
L’allenatore del Verona Ivan Juric invece ha spiegato: “Penso non si sia capito cosa abbiamo fatto quest’anno, è stato sottovalutato tantissimo. Non si vede quello che stanno passando squadre come il Torino, che appartengono a un’altra dimensione, anche a livello economico. È una grandissima soddisfazione: ero incazzato, ma riflettendoci dico che è il mio miglior anno da allenatore in Serie A. Dentro di me c’è moltissimo orgoglio, sono contento. Di Mourinho ho letto tutti i libri: tanti anni fa toccava argomenti di cui si dibatteva poco nel calcio. Come reagisce il cervello in certe situazioni, il metodo di lavoro. Spero torni quello di dieci anni fa, che torni ad offrire il calcio che proponeva dieci anni fa, che ultimamente non ho visto”. In seguito ha parlato dei singoli spiegando: “Quando vendi tutti i giocatori, fai tante plusvalenze; non ricordo tante squadre così negli ultimi anni: ripetersi, migliorare chi c’era prima, inserire qualcuno di nuovo, è stato un lavoro in cui abbiamo dovuto mettere tutto, svuotante. È stato veramente duro, ne parlavo anche con D’Amico. Penso che i ragazzi siano stati veramente bravi. Quelli che c’erano l’anno scorso hanno fatto un passo in avanti, qualcuno dei nuovi arrivi ha dato una mano importante. C’è anche da considerare che Veloso l’abbiamo avuto poco, che Gunter l’abbiamo avuto meno, Lazovic sta facendo bene ma non l’abbiamo sempre avuto al massimo. Con tutti questi elementi ci siamo salvati a dieci giornate dalla fine, mi sembra un grandissimo lavoro, che penso sia stato sottovalutato molto”.
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