La stagione calcistica, italiana e non, volge inesorabilmente al termine dopo 9 mesi di interminabili battaglie. Per quanto riguarda i campionati professionistici del nostro paese, la bagarre è serrata in tutte le categorie.
Fatta eccezione per la Serie A, dove la disputa per il titolo pare essere già terminata, nei campionati minori i giochi sono ancora apertissimi. In Serie A infatti la Juventus ha ipotecato lo scudetto con il blitz alla Sardegna Arena, l’ottavo consecutivo. Resta in bilico invece la corsa all’Europa e quella alla salvezza, che probabilmente dureranno fino alla fine.
In Serie B continua la lotta per la promozione diretta nella massima serie italiana, con Brescia e Lecce, appaiate in vetta alla classifica, che al momento sembrano avere qualcosa in più rispetto alla concorrenza.
Anche la lotta per i play-off e per la salvezza è entrata nel suo momento decisivo: molte sono infatti le squadre coinvolte e a poche giornate dal termine non sono più permessi passi falsi.
Tuttavia la situazione più complicata pare essere in Lega Pro.
Infatti il terzo campionato italiano per importanza già da inizio anno sta soffrendo a livello di organizzazione, regolamentazione e struttura.
Solo nell’ultimo periodo è stata stilata una nuova griglia per quanto riguarda i play-off e i play-out e le conseguenti promozioni o retrocessioni.
Da quanto è suscitato da un comunicato del Consiglio Federale a salire in Serie B saranno per questa stagione 5 squadre. Infatti oltre alle tre vincitrici di ciascun girone, si aggiungeranno le due squadre vincitrici dei play-off.
Alla base delle difficoltà della Lega Pro tuttavia si celano problemi più importanti, che riguardano molte squadre in Italia. La stragrande maggioranza dei club nelle serie minori verte in condizione economiche sfavorevoli, che portano al fatale fallimento come già visto in questa stagione con Matera e Pro Piacenza.
In più, fatta qualche eccezione, gli stadi sono arretrati come strutture rispetto a molti impianti di Serie A e Serie B. Ciò comporta ricavi economici esigui che non smuovono la situazione economica dei club.
Poco è utile in questi casi l’amore dei tifosi : il clima in qualsiasi campo di Lega Pro è infuocato, con i sostenitori che colorano sempre a festa il proprio stadio durante le partite in casa. Loro sicuramente sono le principali vittime di questa delicata situazione.
Tralasciando i problemi regolamentari ed extra calcistici in qui naviga la Lega Pro, analizziamo la situazione dei tre gironi a 5 giornate dalla fine della regular season.
GIRONE A
In un raggruppamento costellato da penalizzazioni e ritardi organizzativi, il primo verdetto è arrivato con il fallimento della Pro Piacenza. Infatti dopo settimane turbolente, la farsa si è conclusa con la sconfitta per 20-0 sul campo del Cuneo. Quella è stata l’ultima apparizione della società emiliana in Lega Pro.
In quell’occasione gli ospiti presentarono in distinta 7 ragazzini pur di evitare la sconfitta a tavolino, poiché i calciatori avevano già indetto un’istanza di fallimento. L’inevitabile goleada ha portato all’indignazione generale dell’opinione pubblica e alla successiva esclusione.
Campionato rimasto a 19 squadre, al momento prima della volata finale a comandare è la Virtus Entella. La squadra ligure, dopo un inizio burrascoso, sembra la più quotata per la promozione diretta. Tuttavia il Piacenza a 4 punti con Pisa e Pro Vercelli a ridosso, non fanno dormire sogni tranquilli al mister Roberto Boscaglia.
Per quanto riguarda i play-off, la griglia sembra già quasi delineata, dalle quali è al momento esclusa la Juventus U23, autrice comunque di una buona stagione.
Lottano insieme all’Albissola per evitare il play-out compagini come Cuneo e Lucchese, martoriate dalle penalizzazioni e costrette a navigare nei bassifondi della classifica.
GIRONE B
Il maggior squilibrio in vetta alla classifica si trova con tutta probabilità nel raggruppamento B. Infatti il Pordenone, nonostante i 3 pareggi consecutivi ottenuti, ha un piede e mezzo in serie B a cinque giornate dal termine.
I nero-verdi infatti guidano con 7 lunghezze sulla Triestina seconda. Difficile che i bianco-rossi riescano nella rimonta, salvo harakiri dei ragazzi di mister Leonardo Colucci.
Situazione incerta chiave play-off, con la Sambenedettese ,decima, che fa da collante con la zona ad alto rischio retrocessione.
Infatti nel girone B per la salvezza si giocherà fino all’ultima giornata. Tutte in bilico a partire dal Teramo, undicesimo con 38 punti, fino al Rimini, ultimo con 33.
10 squadre in 5 punti che lasciano presagire una lotta serrata per i restanti 450 minuti.
Grande delusione attorno alla Ternana, indicata da molti come favorita alla vigilia. La squadra umbra, nonostante possa contare nella propria rosa di giocatori del calibro di Marilungo, Defendi e Vantaggiato, naviga nelle parti basse della classifica. I rosso-verdi nonostante il ritiro punitivo dopo la sconfitta interna contro il Fano, non sono riusciti a risollevarsi. Neanche la cura Gallo ha fatto invertire la tendenza.
Ottimo finale di stagione invece, quello della Virtus Verona. La squadra veneta, ad un passo dalla retrocessione diretta, ha inanellato una serie di risultati utili incredibili.
La terza squadra veronese ha ottenuto 15 punti nelle ultime 7 giornate, uscendo al momento dalla zona bassa della classifica.
GIRONE C
Il girone C da sempre è quello che regala più colpi di scena. Quest’anno sicuramente non è stato da meno. Orfano del Matera, andato incontro al fallimento, il campionato è continuato con 18 squadre al seguito.
2 mesi fa, molto probabilmente, a Castellammare di Stabia già stavano presagendo la festa per il tanto agognato ritorno in Serie B.
Invece le Vespe, che fino a quel momento erano state pressoché perfette, risultando una delle squadre con la miglior difesa e il miglior rendimento casalingo di tutta Europa, sono andate incontro ad una crisi senza fine.
5 punti in 6 partite hanno fatto perdere tutte le certezze ai ragazzi di mister Fabio Caserta. In più i giallo-blu hanno dilapidato il loro vantaggio venendo ripresi da un ottimo Trapani, che ora bracca i campani ad un punto di distanza. Juve Stabia impegnata nel prossimo turno proprio contro i siciliani in casa al Romeo Menti. Un match dal sapore di Serie B, che può valere una stagione.
Grande delusione invece, intorno al Catania, sulla carta la squadra più attrezzata di questo raggruppamento. Gli Elefanti dopo un campionato altalenante sono in caduta libera, dicendo addio ai sogni di promozione diretta. Nel match di ieri infatti, i rossoblu hanno fatto registrare la seconda sconfitta consecutiva per 0-1 contro la modesta Viterbese davanti al pubblico del Massimino di Catania. Contestazione partita poi al triplice fischio del direttore di gara, nei confronti dei calciatori e del tecnico Walter Novellino.
Delude le attese anche la Casertana, la quale dopo un grande mercato estivo si apprestava a recitare un ruolo da protagonista. Non bastano al momento i 14 gol del bomber Luigi Castaldo per salvare la stagione, che vede i Falchetti in lotta per accedere ai play-off.
In zona retrocessione, ormai condannata al play-out la Paganese. Ancora in corsa per la salvezza il Bisceglie, distaccata solo 3 punti dal Rieti.
Vedremo se la classifica sarà modificata da ulteriori scossoni in questo rush finale.
CLASSIFICHE:
Michele di Vincenzo