La Juventus chiude con Dybala, ora fuori al centro del progetto. Dentro Vlahovic con sette milioni all’anno, che sarà il tetto salariale massimo da adesso in poi. I prossimi giocatori bianconeri dovranno essere profili giovani con cui rilanciare la squadra. Poi come nome per sostituire Dybala spunta anche Mohamed Salah, ala trentenne del Liverpool che gradirebbe cambiare aria e con un ingaggio pesante. L’idea Salah è grandiosa, ma non coerente con la nuova politica societaria.
L’idea Salah è grandiosa, ma perché sarebbe in contrasto con la nuova politica bianconera ?
Dati alla mano, i nuovi profili valutati dalla società bianconera hanno due cose in comune: età giovane e stipendi contenuti. Un nuovo progetto basato sulla sostenibilità e su giocatori che possano gettare delle solide basi per il nuovo ciclo bianconero. Arrivabene e Cherubini sono stati chiari con questa nuova politica: stop ai super ingaggi di giocatori già formati. I casi Rabiot e Ramsey sono emblematici a riguardo e non va dimenticato Cristiano Ronaldo. Nessuno mette in discussione le qualità dell’ala egiziana, tra i migliori interpreti del suo ruolo. Parliamo però di un giocatore con una certa età (30 anni) e che al Liverpool prende 12 milioni di euro all’anno. Difficilmente l’asso del Liverpool accetterebbe un taglio dell’ingaggio e al momento la Juventus non può permettersi uno stipendio del genere. Ecco perché l’idea Salah contrasta con le nuove politiche societarie. Giocatore fortissimo, ma con una richiesta d’ingaggio sanguinosa.
La nuova politica va seguita anche per una questione di fiducia
In questa nuova ottica i dirigenti devono restare coerenti al progetto appena sposato. Negli ultimi anni la società ha puntato su elementi già pronti per rafforzare la squadra e spesso le scelte non hanno soddisfatto appieno. L’esborso economico per questi giocatori è stato importante e ora il conto da pagare è salato. Via Dybala per una questione economica oltre che fisica, perché dentro Salah ? Spazio dunque ai profili sempre più giovani come Raspadori, Zaniolo o il più recente Kökcü. Dopo il mancato rinnovo dell’argentino, i dirigenti bianconeri dovranno essere ancora più zelanti ne proseguire la politica: c’è una fiducia da riconquistare.