La gara con il Galles è stata la conferma di una nazionale affamata, carica di entusiasmo e che non bada a calcoli particolari. L’Italia chiude il girone a punteggio pieno e macina altri record importanti: trentesimo risultato utile consecutivo e undici gare senza subire reti. Ma oltre a ciò la gara con i Dragoni ha dato modo di vedere all’opera le seconde linee e i risultati sono stati ottimi. L’Italia ha una rosa profonda e di valore.
Perché l’Italia ha una rosa profonda?
Contro Turchia e Svizzera hanno giocato i titolari, contro il Galles Mancini ha pensato di fare un ragionato turnover. Una scelta azzeccata e che ha permesso al CT di testare le alternative. In avanti non c’era il tridente Insigne-Immobile-Berardi, a centrocampo rifiatavano Locatelli e Barella e infine in difesa spazio ad Emerson, Bastoni e Toloi. Le risposte sono state ottime e lasciano sperare bene per le prossime fasi. Ora sappiamo di avere delle alternative pronte in casi di necessità. In una competizione così breve come l’Europeo dove può esserci un mezzo infortunio, una squalifica oppure un’esigenza tattica avere una rosa così ampia è fondamentale.
La qualità del gioco non ha risentito del super turnover. L’Italia ha giocato una partita brillante e non ha rischiato particolarmente se non in due situazioni. L’inedito attacco italiano in questo Europeo si è mosso bene e ha proposto diverse situazioni interessanti. La prestazione migliore però è stata quella di Federico Chiesa. L’esterno della Juventus ha creato una buona parte delle occasioni azzurre grazie ai suoi strappi e alla sua verve. A centrocampo Verratti ha sfornato una prestazione di alta scuola al rientro dall’infortunio e anche Pessina ha risposto bene alla chiamata. Toloi, Bastoni ed Emerson sono stati positivi, la difesa ha rischiato poco o nulla. Tanti esami superati a pieni voti per la “seconda Italia”, con la nazionale che prende consapevolezza della propria forza. Ora testa all’Austria, ma sempre con grande umiltà.