La clamorosa sconfitta patita dalla truppa di Löw contro la Spagna apre un grosso interrogativo sul destino del commissario tecnico. Il futuro potrebbe vederlo non più sulla panchina dei tedeschi.
Che è successo alla Germania?
Un’involuzione che ha dell’incredibile quella dei tedeschi. Dopo il vittorioso mondiale del 2014, la Germania sembra aver perso la retta via. L’Europeo di Francia 2016, concluso comunque in semifinale contro la Francia, aveva già fatto vedere il calo di quell’armata. All’epoca però si pensò che il tutto fosse dovuto ad un inevitabile cambio generazionale, dato che in quella squadra c’erano effettivamente giocatori a fine ciclo. Il cambio effettivamente c’è stato, ma non ha dato i suoi frutti. Il Mondiale del 2018 ha rappresentato di fatto la Stalingrado del calcio tedesco e il rotondo 6-0 contro la Spagna di Luis Enrique (seconda sconfitta peggiore di sempre della nazionale) non ha fatto altro che affossare il movimento calcistico della Germania. Ora Löw rischia grosso, i fasti di Germania-Brasile 7-1 sono lontani e c’è la sensazione forte di un ciclo ormai giunto al termine.
I nomi per il dopo Löw
Al momento Löw dovrebbe rimanere sulla panchina dei tedeschi fino alla fine della prossima edizione degli Europei. Dopo di essi verrà deciso il suo destino, ma la federazione comincia a guardarsi attorno e i tifosi chiedono a gran voce la sua testa. Il sogno della federazione è Jürgen Klopp, tecnico del Liverpool. L’ex Dortmund sarebbe il profilo ideale per rilanciare una nazionale che ormai singhiozza da molto tempo. Le altre alternative sono Flick, allenatore del Bayern Monaco e capace di plasmare quella corazzata che nella scorsa stagione ha cannibalizzato tutte le competizioni, e Rangnick. Una cosa è certa al momento: le quattro squadre qualificate alle Final Four della Nations League (Italia, Spagna, Francia e Belgio), sembrano essere sicuramente più avanti rispetto alla Germania di Löw.