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Marc Marquez, obiettivo Brno

Marc Marquez ora ha una missione: rientrare a Brno. Il campione del mondo in carica si mette alle spalle le due, difficili settimane di Jerez e prepara il ritorno in Repubblica Ceca tra due settimane. Con 11 GP ancora da fare, e due zeri che pesano come un macigno, il “Cabronsito” si trova ad affrontare una vera e propria impresa.

Marc Marquez, dalla disfatta di Jerez alla missione Brno

Le prime due gare del 2020 per Marc sono state un calvario. Nella prima della stagione, il GP di Spagna, ha commesso un errore che si è tradotto in una rimonta spettacolare. Poi, alla curva 4, un highside lo spedisce a terra, con la ruota della Honda che gli rompe un braccio.

La diagnosi è impietosa: frattura scomposta dell’omero del braccio destro. Operato a Barcellona dal Dr. Mir, il 93 sembra destinato ad uno stop. E invece, prova la follia: si ripresenta a Jerez a pochi giorni dall’intervento!

Tra lo stupore generale, Marquez si schiera insieme agli altri nelle FP3 del GP d’Andalusia, a cinque giorni dall’operazione. Il campione del mondo gira su un buon passo, evidenziando progressi incredibili. Tuttavia, in un colpo di scena che sembra mutuato da un’opera teatrale, in Q1 Marc abbandona il palco. Fa un solo giro di lancio, e poi rientra ai box. Rinuncerà alla gara. “Stanotte dormirò tranquillo“, aveva dichiarato dopo le qualifiche, “dovevo provarci“.

Il giorno della gara, la Honda numero 93 è rimasta ferma nel garage. Marc Marquez ha visto la corsa nel suo motorhome, con la mente già rivolta a Brno. Ma prima di voltare pagina, ha voluto ricordare le due incredibili settimane che ha vissuto, in un post su Instagram.

Una montagna da scalare

Al suo rientro in Repubblica Ceca, Marcquez si trova in uno scenario non proprio confortante. Deve recuperare ben 50 punti al leader Fabio Quartararo, reduce da una doppietta stellare a Jerez. Ed il distacco dal secondo, Maverick Vinales, è di 40 punti. Con soli 11 GP rimasti, l’impresa si fa durissima.

Dura si, ma non impossibile. Marc in passato ci ha abituato ad imprese straordinarie. Nel 2014, ad esempio, è stato capace di vincere 10 gare di fila. Il meglio del suo repertorio, unito ad un pizzico di fortuna, potrebbero raddrizzare una stagione che non poteva cominciare peggio. E la fortuna potrebbe arrivare proprio dai rivali Yamaha, i quali sono in grave affanno con la tenuta dei motori.