Ha superato il coronavirus, è tornato in campo e non ha perso tempo a sbaragliare gli avversari e ad aggiudicarsi il prestigioso Masters 2020. Dustin Johnson, ad un mese e un giorno di distanza dall’annuncio di essere risultato positivo al Covid-19, ha potuto festeggiare una delle vittorie più importanti della sua carriera. Ricordiamo, infatti, che per un golfista l’affermazione alla competizione che si tiene in Georgia è simile a quella di un campionato del mondo per un calciatore.
Il campione americano del golf ha così potuto indossare la sua prima “green jacket” in assoluto dopo aver effettuato un percorso praticamente impeccabile, con 18 buche e appena due bogey all’inizio del quarto giro. Johnson ha così confermato i pronostici della vigilia che lo vedevano nettamente in vantaggio sui principali sfidanti, soprattutto su Im e Smith che, seppur talentuosi, non possono ancora essere al livello dell’attuale numero uno al mondo che già in passato ha accumulato 103 settimane di primato.
Ottima comunque la performance del sudcoreano Im Sung-jae che è giunto ad un colpo di distanza dal 36enne statunitense alla buca 6, prima di incappare in un bogey. D’altronde, Johnson si è presentato al Masters 2020 in splendida forma, dimostrando di aver superato appieno il periodo della positività al coronavirus e della quarantena, mostrandosi costante e continuo nelle sue prestazioni. Non a caso ha conquistato il torneo con il punteggio di -20, stabilendo un nuovo record.
Dustin Johnson: trionfo da record al Travelers Championship di golf
Al termine della competizione, quando si è laureato campione, il golfista si è lasciato andare ad un momento di commozione per aver compiuto un’autentica impresa dopo aver attraversato un periodo difficile.
Masters 2020: tanti outsider alle spalle di Johnson
Il successo di Dustin Johnson al Masters 2020 non è stato di certo una sorpresa, trattandosi di uno dei golfisti più vincenti degli ultimi tempi. Al contrario, guardando la classifica finale, si nota come i principali rivali (seppur a debita distanza) dello statunitense siano stati degli autentici outsider, dei protagonisti per certi versi inattesi. In seconda posizione sono giunti l’australiano Cameron Smith e il sudcoreano Sung-jae Im (punteggio -15). Appena giù dal podio, invece, troviamo l’americano Justin Thomas (-13) e al quinto posto il sudafricano Dylan Frittelli (-11).
Hanno deluso invece i campioni conclamati. Su tutti, il Masters 2020 è stato avaro di soddisfazioni per il leggendario Tiger Woods che non è mai stato in lizza per conquistare il sesto titolo in Georgia. Bryson DeChambeau non ha fatto meglio, ottenendo un modesto -2 finale, mentre Rory McIlroy ha trovato la condizione migliore quando ormai era troppo tardi (-11). Jon Rahm (-10) e Bruce Koepka (-10) non hanno avuto la continuità giusta per insidiare Johnson. Morikawa invece è apparso decisamente lontano dalla forma dei giorni migliori.