Il 2020 non è stato proprio l’anno migliore della Ferrari. Questo è stato in parte dovuto al fatto che il propulsore e l’aerodinamicità della vettura non dessero il massimo in pista. A Maranello hanno lavorato sodo per capire quali fossero i problemi del motore e come poterlo migliorare. Il GP in Bahrain non è andato male e tutti si augurano che sia un buon segno. Laurent Mekies, direttore sportivo Ferrari, ha spiegato che per capire il motore nuovo ci vorrà del tempo.
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Laurent Mekies: “Guadagni del motore? Serve tempo per capire”
Esatto, serve tempo. Non si può capire dall’oggi al domani i guadagni del nuovo motore, certo è che i primi risultati fanno ben sperare. I numeri prodotti dalla power unit 065/6 sono buoni ma per assicurarsi che siano tali, le vetture dovranno essere testate ulteriormente. In Bahrain i piloti del Cavallino si sono qualificati in buone posizioni: Leclerc sesto e Sainz ottavo. Laurent Mekies direttore sportivo, ha detto: “Siamo migliorati, senza dubbio, quindi siamo in linea con quello che vediamo, ma sappiamo che c’è sempre del lavoro da fare per estrarne il massimo potenziale dalla pista, perché in Bahrain si affrontano condizioni climatiche speciali. Si passa da temperature torride nel pomeriggio alle sessioni notturne”.
Inoltre ha aggiunto: “Ovviamente siamo perfettamente consapevoli dei nostri numeri, ma è inevitabile pensare di comparare i nostri numeri con l’andamento degli altri. E ancora una volta, penso che le risposte più precise le avremo analizzando le qualifiche. Non basta una sessione, per avere stime di confronto precise ci sarà bisogno di diverse qualifiche per avere in mano un numero affidabile grazie al quale è possibile tornare in fabbrica per dire: ‘ok, ragazzi, sappiamo cosa abbiamo fatto, e a che punto siamo rispetto agli avversari’. Penso che ci vorranno dopo due o tre, se non quattro qualifiche, per consolidare i dati”. Che cosa ne pensa il team principal, Mattia Binotto?
Binotto: “Abbiamo fatto grandi progressi”
Mattia Binotto, team principal di Ferrari, è molto contento dei progressi fatti ed è sicuro che tutto il lavoro svolto a Maranello porterà i suoi frutti: “Certamente il propulsore è migliorato e sono felice di vedere che Alfa Romeo e Haas hanno fatto dei progressi. Penso che da parte nostra siamo progrediti in tutte le aree possibili, quindi l’aerodinamica è sicuramente migliorata sia in termini di correlazione, sia nel comportamento della macchina in pista. È cresciuto l’intero pacchetto: non stiamo parlando di singole aree, ma della monoposto in generale”.