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Napoli sempre in testa: ora il turno infrasettimanale

Napoli sempre in testa al Campionato. La squadra di Spalletti vince a Bergamo, su un campo difficilissimo, anche senza il georgiano Kvaratskhelia. Il Milan...
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Milan aggancia il Napoli in vetta alla classifica

Milan aggancia il Napoli in vetta alla classifica. La squadra di Spalletti non riesce a battere la Roma sul campo dell’Olimpico e così il Milan, che sabato sera ha espugnato il Dall’Ara di Bologna la raggiunge al vertice del campionato. A San Siro è pari nel derby d’Italia tra Inter e Juve. I nerazzurri vanno in vantaggio nella prima frazione di gioco, con una rete del solito Dzeko, poi la Juve la raggiunge nei minuti finali con un penalty battuto da Dybala. Crolla invece la Lazio a Verona, Simeone realizza un poker personale e la squadra di Sarri abbandona momentaneamente la zona Champions.

Milan aggancia il Napoli in vetta alla classifica: battuto al Dall’Ara il Bologna

Il Milan vince in modalità pazzesca a Bologna. Dopo essere stato in vantaggio per due zero sui felsinei, la squadra di Pioli ha un black out totale e si fa recuperare il doppio vantaggio da un Bologna ridotto in dieci uomini (espulsione si Suamoro). Solo sul finire dei 90 minuti, con l’algerino Bennacer e il sempre eterno Ibra, i rossoneri, riescono a raddrizzare la partita, contro una squadra ormai ridotta in nove uomini per l’espulsione anche di Soriano. Come contro il Verona, il Milan si fa battere due volte, in poco spazio di tempo, dagli avversari e, questa, in Campionato è la terza volta consecutiva che succede (era accaduto anche a Bergamo contro l’Atalanta). Questo Milan ha un assetto abbastanza collaudato in questo 4-2-3-1, che sembra essere diventato un marchio di squadra per l rossoneri. Ma di volta in volta il Milan cambia gli interpreti nei ruoli e qualcosa va a perdere. La sensazione è che nella formazione base, dietro la prima punta (Ibra o Giroud), debba giostrare Brahim Diaz. Contro il Verona era toccato al giovane Maldini giocare in quella posizione. A Bologna invece è toccato Krunic.

Tra Mourinho e Spalletti finisce pari: Milan aggancia il Napoli 

Dopo la cocente sconfitta subita dai giallorossi in Norvegia, c’era molta attesa nel vedere all’opera la squadra di Mourinho. Nella prima frazione di gara, l’undici di Mourinho gioca una gran partita e mette sotto pressione i partenopei. Nonostante la grande spinta del pubblico capitolino, però, la Roma non riesce a scardinare la retroguardia partenopea. Nella seconda frazione di gara, invece, è più pericolosa la squadra di Spalletti, che coglie un palo con Osimhen, a cui poi viene anche annullato un gol per fuorigioco. Sebbene il match sia finito 0-0, i 90 minuti sono stati giocati con grande intensità. Alla Roma mancano vittorie di prestigio. L’impianto di gioco della squadra di Mourinho è adeguato per fare risultati migliori. Tammy Abraham per ora ha segnato solo due reti e Mkhitaryan non è quello della scorsa stagione. Poi Zaniolo deve trovare la continuità dei giorni migliori e sperare di non infortunarsi più. Inoltre a sinistra gli manca un uomo importante come Spinazzola. Se questa Roma riuscisse a trovare il bandolo della matassa, questa è una squadra di sicuro vertice.

Come al solito è polemica tra Inter e Juventus

La Juve trova il pari negli ultimi secondi a San Siro, ma i nerazzurri reclamano la decisione di Mariani di andare al Var. L’Inter pensava già di aver messo in classifica i tre punti, ma il rigore calciato da Dybala scippa a loro la vittoria. Ieri sera, la squadra di Allegri, non ha fatto intravedere di essere quella squadra di forte personalità di un tempo. L’undici bianconero non ha ancora trovato un assetto ben definito. Nelle ultime partite Allegri aveva difeso a quattro con Cuadrado davanti a Danilo e Bernardeschi o Rabiot alti a sinistra. Mentre, ieri, il tecnico livornese è ritornato a difendere a tre, con Cuadrado e Alex Sandro ad agire sugli esterni e il pacchetto Danilo, Bonucci e Chiellini a comporre la triade di difesa. De Ligt in panca, non ha messo neanche un piede sul campo in tutti i novanta minuti di gioco e Dybala è entrato in campo solo per una scarsa mezz’ora di gioco. Prima dell’entrata in campo della joya argentina la Juventus era stata pressoché innocua, mentre con l’ingresso dell’ex giocatore del Palermo la Juventus ha acquisito più ritmo di gioco. Ora, con la perdita di Ronaldo, ci chiediamo come questa Juventus si possa anche privare del talento di Chiesa, Dybala e De Ligt, ieri tutti partiti dalla panchina. Max Allegri è poco da discutere, le ultime partite le ha vinte tutte, come a piace a lui a corto muso (Chelsea, Torino, Roma, Zenit). Inoltre questa squadra non perde neanche più, ma il talento è da mettere in campo.

Milan e Napoli hanno preso il largo?

Milan e Napoli hanno ora un vantaggio di sette punti sull’Inter e di otto su Atalanta e Juventus. Ma chi insegue, però, continua a perdere poco. L’Inter per esempio ha perso una sola volta, mentre la Juve ed Atalanta due volte. Ricordiamo che i campionati li vincono le squadre che perdono meno partite. Dunque sembra essere ancora tutto aperto. Inoltre Napoli e Milan, non è che abbiano avuto finora un calendario così difficile, quindi la classifica potrebbe poi variare da un momento all’altro. Nella prossima fase del campionato, il Napoli ha tre partite che sulla carta sembrerebbero malleabili (Bologna e Verona in casa e Salernitana in trasferta). Mentre il Milan, dopo il Torino, deve sfidare l’Inter e la Roma. Ma, poi, i partenopei, dovranno affrontare un trittico di partite non da poco: Inter, Lazio, Sassuolo ed Atalanta. Dunque, visti tutti questi incontri, chi è dietro potrebbe approfittare per accorciare la classifica. Ad oggi Milan e Napoli stanno andando avanti come frecce rosse. Ma non è detto che se si dovessero fermare in qualche stazione, qualcuno potrebbe approfittare e prendere anche loro un treno ultra rapido che li porterebbe al vertice della classifica.