― Advertisement ―

spot_img

Rebelle Rally 2021: la livrea “al femminile” di Mitsubishi

Mitsubishi si prepara a gareggiare al Rebelle Rally 2021 e lo farà con una vettura dalla carrozzeria celebrativa. L'Outlander della casa automobilistica giapponese, infatti,...
HomeCalcioMilan fuori dall'Europa League ma in «buona compagnia»: le altre 16 squadre...

Milan fuori dall’Europa League ma in «buona compagnia»: le altre 16 squadre escluse

Alla fine si è verificato quanto ampiamente previsto dalle indiscrezioni della vigilia: il Milan, in base al consent award siglato con l’Uefa, è stato escluso dall’Europa League 2019/2020 che aveva raggiunto piazzandosi quinto in Serie A. In base agli accordi stipulati, ciò consente ai rossoneri di veder procrastinato di un anno l’obbligo di raggiungere il pareggio di bilancio in tema di fair play finanziario. Come si evince dalla sentenza emessa dal Tribunale Arbitrale dello Sport, il club milanese non è riuscito ad adempiere alle regole del FFP in merito ai periodi 2015-2016-2017 e 2016-2017-2018.

Niente Europa League per il Milan.

A questo punto, preso atto della situazione, la Camera giudicante ha ritenuto anche inutile proseguire con i procedimenti riguardanti il triennio 2016-2017-2018. In base al consent award, infatti, sono state archiviate le prese di posizione dell’Uefa contro le quali la società lombarda aveva presentato istanza d’appello al Tas, ovvero quella risalente al 30 novembre 2018 che richiedeva l’esclusione dalle coppe europee per un periodo compreso tra il 2022/2023 e il 2023/2024, e la seconda del mese di aprile di quest’anno. In seguito a questa sentenza, la Roma (classificatasi sesta in campionato) accede direttamente all’Europa League, mentre il Torino entra a far parte della competizione europea partendo dai preliminari.

La reazione del Milan: situazione derivante dalla gestione precedente

Subito dopo la sentenza emessa dal Tas, il Milan ha diramato un comunicato ufficiale nel quale ha ricordato che le violazioni in materia di fair play finanziario nei periodi compresi tra il 2014-2017 e il 2015-2018 che hanno portato alla «accettazione volontaria» dell’esclusione dai tornei europei per un anno, dipendono esclusivamente dalla gestione proprietaria precedente. È stato evidenziato, infatti, che l’attuale azionista di maggioranza del club ha rilevato la società nel luglio 2018, quando erano già presenti ingenti perdite e inadempienze che hanno portato poi alle sanzioni sancite dall’Uefa.

Milan fuori dall’Europa: il Torino al suo posto

Il Milan, amareggiato per i tifosi che non potranno seguire la squadra di Giampaolo nella prossima Europa League, ha comunque voluto guardare con ottimismo al futuro ribadendo che con l’attuale società, sempre rispettando le regole, si punterà a riportare i rossoneri «ai vertici del calcio europeo». Ovviamente, sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero del presidente Paolo Scaroni che, intercettato da Sky, ha affermato che né lui né i suoi collaboratori hanno responsabilità per le inadempienze accumulate nelle stagioni precedenti, aggiungendo però che ormai era necessario liberarsi di questo peso per ripartire al meglio in vista di un pronto rilancio della formazione meneghina in Italia e in Europa.

Milan, il chiarimento del presidente Scaroni.

Intanto, se la mancata presenza del Milan nella prossima Europa League ha fatto rumore, c’è da dire che quella lombarda non è l’unica squadra che è stata esclusa dalle coppe europee per non aver rispettato i parametri del fair play finanziario. Anzi, ci sono altri 16 club che ben prima del «Diavolo rossonero» sono stati raggiunti dalla stessa sentenza.

Le altre 16 squadre fuori dall’Europa

L’Uefa e il Tas, oltre a sanzionare il Milan con l’esclusione dall’Europa League, hanno preso la medesima decisione per altre 16 società per vari motivi, tra i quali spiccano il mancato adempimento di debiti verso altri club che avrebbe potuto mettere a rischio l’equilibrio del sistema, e il mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dal settlement agreement.

Guardando la lista delle squadre sanzionate, spicca indubbiamente il Galatasaray che in bacheca vanta anche dei trofei internazionali come una Coppa Uefa (1999-2000) e una Supercoppa Europea (2000). Niente da fare anche per la Stella Rossa che nella sua storia si è aggiudicata una Coppa dei Campioni (1990-1991) e una Coppa Intercontinentale (1991). Il Dnipro non ha trofei internazionali, ma nel 2014-2015 è stato comunque finalista di Europa League.

Anche il Galatasaray fuori dalle coppe europee.

La Dinamo Mosca invece è approdata in finale di Coppa delle Coppe nel 1971-1972, e sempre nello stesso torneo (che oggi non esiste più) è stata semifinalista nel 1977-1978 e 1984-1985. Ancor meglio ha fatto l’altra compagine russa esclusa dalle coppe europee, il CSKA Mosca, che ha conquistato una Coppa Uefa nel 2004-2005. Il Partizan Belgrado ha avuto la sua grande occasione (poi fallita) nel lontano 1965-1966 quando si è giocato la finale di Coppa dei Campioni.

Non rientra certamente nel novero delle grandi assenti dalla prossima Europa League la lituana Ekranas, mentre i rumeni del Cluj possono comunque vantare 4 partecipazioni alla Champions League, e 5 all’Euroleague. Il Bursaspor ha raggiunto un traguardo importante nella storia del club turco quando ha vinto il campionato nel 2009-2010, qualificandosi al contempo per la prima volta in assoluto in Champions League.

L’Inter Baku, prima del veto imposto dall’Uefa per la prossima stagione, era riuscita a collezionare 6 presenze in Europa League e anche 2 apparizioni in Champions. C’è ben poco da dire dei finlandesi del Pallohonka e dei rumeni del Targu Mures, mentre molto più pesante sarà l’assenza dalle competizioni internazionali del Panathinaikos, che tra i suoi migliori risultati annovera una finale di Coppa dei Campioni nel 1970-1971 e di Coppa Intercontinentale nel 1971 in seguito al ritiro dell’Ajax.

Gli svizzeri del Sion hanno giocato spesso in Coppa Uefa/Europa League, Coppa delle Coppe e Champions League, anche se ad oggi il miglior risultato è dato dagli ottavi di finale di Champions del 1992-1993 quando gli elvetici furono eliminati dal Porto. Infine tra le 16 escluse dai tornei internazionali figurano i kazaki dell’Irtysh (che nel 2004 hanno giocato i preliminari di Champions League) e i turchi del Karabukspor che soltanto in un’occasione hanno preso parte all’Europa League.