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Mondiali Ciclismo 2019: Mads Pedersen è campione del mondo, Trentin 2°

Il danese entra nella fuga giusta insieme a Trentin, Moscon, Kung e Van der Poel, poi in volata brucia il favorito Trentin e Kung

Prova in Linea Uomini élite

Mads Pedersen è campione del mondo. Il danese succede nell’albo d’oro iridato ad Alejandro Valverde, battendo in volata Matteo Trentin e Stefan Kung. Buon quarto posto per Gianni Moscon. Deludono le attese Van der Poel, Sagan e Alaphilippe

Meteo avverso sin dai primi chilometri, con l’organizzazione costretta a ridurre la lunghezza del percorso di gara a causa delle avverse condizioni climatiche. E problemi ci sono anche nel gruppo, con Marc Soler costretto a mettere piede a terra durante il tratto di trasferimento. Lo spagnolo però cambia bici e rientra

Dopo il via ufficiale cominciano gli attacchi in testa, con Gianni Moscon che prova ad entrare nella fuga. Nel frattempo Philippe Gilbert resta vittima di una foratura, e perde terreno. Dopo una lunga e caotica fase, dove diversi corridori provano ad evadere del gruppo, a riuscirci sono in 11

Nairo Quintana (Colombia), Richard Carapaz (Ecuador), Magnus Cort Nielsen (Danimarca), Jonas Koch (Germania), Maciej Bodnar (Polonia), Silvan Dillier (Svizzera), Petr Vakoc (Rep. Ceca), Alex Howes (Stati Uniti), Hugo Houle (Canada), Jan Polanc e Primoz Roglic (Slovenia) allungano sul resto della compagnia, guadagnando in breve tempo quasi 5′ sul plotone

Si ritirano nel frattempo Kyrienka e Berhane, mentre Dina finisce a terra, rialzandosi poco dopo. Alzano bandiera bianca anche Bevin e Cortina. Belgio e Francia prendono in mano la situazione, dimezzando lo svantaggio dai battistrada, ma l’alta velocità causa una maxi caduta nel gruppo. Rimangono coinvolti diversi big, ma chi paga più di tutti il capitombolo è Gilbert, dolorante e costretto a rallentare

Evenepoel viene fermato per aiutare il capitano e compagno di squadra, sacrificando quindi il proprio Mondiale a favore della nazionale. Il lavoro del giovanissimo corridore della Deceuninck permette a Gilbert di riavvicinarsi al gruppo principale, che ha nel frattempo ripreso i fuggitivi. Ma poco dopo Gilbert è costretto a fermarsi. Insieme a lui si ritirano Rohan Dennis, Primoz Roglic, Daniel Martin e lo stesso Remco Evenepoel

Ai 90 km dall’arrivo si porta per la prima volta in testa l’Italia, che però perde per un problema meccanico Diego Ulissi. E piove sul bagnato sul Mondiale, con i ritiri di Asgreen, Jungels, Bennett e sopratutto il campione del mondo Alejandro Valverde. Nuovo attacco in testa al gruppo ai 60 dall’arrivo, con Craddock e Kung che guadagnano una trentina di secondi sul plotone

Mentre nel gruppo c’è la caduta di Albasini, Gianni Moscon allunga e si riporta su Kung, Craddock e Pedersen. Con lui si muove anche Mike Teunissen. Da questo gruppetto perde contatto Craddock, che poco dopo si ritira. Mentre il Belgio tenta il forcing per chiudere sul quartetto, Nils Politt prova a contrattaccare. Ma il tedesco si rialza poco dopo, quando Mathieu Van der Poel attacca dal gruppo, portando con se Martinez e Matteo Trentin

Va a formarsi un sestetto in testa, con Moscon che lavora in prima persona per lavorare a favore di Trentin. Trentin, Moscon, Van der Poel, Pedersen e Kung viaggiano con 40” su Izagirre, Betancur e Skujins, e con quasi 1′ sul gruppo, dove a lavorare ci sono la Francia e il Belgio quando al traguardo manca solo 1 giro

Poco dopo Teunissen perde le ruote dei battistrada. Ma la grande sorpresa di giornata arriva ai 12 dall’arrivo, con il grande favorito Van der Poel che va in crisi di fame, staccandosi dal resto dei compagni di fuga. Ultimi 10 km con 4 corridori in testa, di cui 2 italiani, Moscon e Trentin, con Kung e Pedersen a ruota

Tagliato fuori il gruppo, dove la Gran Bretagna perde anche Ben Swyft, che viaggia con un distacco vicino al 1’30”. Moscon, Kung e Pedersen lavorano di comune accordo in testa, con Matteo Trentin sornione a ruota. Sull’ultimo strappo di giornata Kung forza il ritmo, staccando Moscon, ma non Trentin e Pedersen

Ai 3 dall’arrivo attacca Peter Sagan dal gruppo, con Valgren alla sua ruota, ma l’azione dello slovacco è tardiva. I tre davanti infatti mantengono 1′ sui primi inseguitori. All’ultimo chilometro Trentin si lascia sfilare da Pedersen e Kung, poi parte la volata, e a sorpresa a vincere è Mads Pedersen, che batte Trentin e Kung