Juan Pablo Montoya farà ritorno a Indianapolis quest’anno, e lo farà con la McLaren. L’accordo, siglato lo scorso dicembre, è opera di Zak Brown, il quale rivela di essere stato ad un passo dall’assumere il colombiano già nel 2018. L’accordo però saltò, portando i due a prendere strade diverse. Ecco cosa ha raccontato Brown su questa curiosa vicenda.
Perché Montoya non corse a Indianapolis con McLaren nel 2018?
Montoya era un volto conosciuto alla McLaren, in quanto vi corse in F1 nel 2005 e nel 2006. Il pilota di Bogotà portò a casa tre vittorie, per poi essere licenziato in tronco dopo il GP di Francia. Zak Brown prese il posto di CEO nel 2016, e lavorò fin dall’inizio per portare il marchio di Woking a far parte del “Greatest Spectacle in Racing”.
Da Alonso a Montoya, il passo è breve?
Nel 2017, Fernando Alonso prese parte a Indy con McLaren e Andretti, grazie al beneplacito della Honda. Nel 2018 Fernando voleva riprovare, ma il passaggio ai motori Renault impedì la cosa. Brown comunque voleva provare a schierare una vettura in gara, e contattò Montoya. Ma “Juancho” aveva un contratto con il Team Penske per correre nella serie IMSA, e non ottenne il nulla osta per accettare l’offerta. In compenso, Brown lo prese per correre a Le Mans per il suo team, lo United Autosport.
24 ore di Daytona: i piloti da copertina
“Ho cercato di ingaggiare Juan Pablo per correre con noi nel 2018, ma era già sotto contratto e non ebbe il permesso di correre“, racconta Brown. “Questo quindi è stato il nostro secondo tentativo, e siccome era senza contratto, siamo stati in grado di assicurarci i suoi servigi questa volta“.
Nel 2021 Montoya correrà la 500 miglia di Indianapolis, facendo il ritorno nella competizione che ha vinto due volte, nel 2000 e nel 2015. L’ex pilota di Williams e McLaren in F1 correrà l’intero mondiale Endurance FIA WEC, e guiderà per il team Dragonspeed nella classe LMP2.
IndyCar Series, il punto sui piloti 2021